Hashish, cocaina e micro telefoni in carcere: ecco come i detenuti mantengono le famiglie fuori

18 Luglio 2023 - 15:53

I dettagli dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa in Procura alla quale hanno preso parte il procuratore Carmine Renzulli, il comandante provinciale dell’Arma Manuel Scarso, il comandante del Nucleo Investigativo Salvatore Sferlazza ed il comandante del Nil della polizia penitenziaria Izzo 

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Era destinato ad alcuni detenuti del carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere il carico di stupefacenti – 1,3 chilogrammi di hashish, 62 grammi di cocaina – e gli 11 telefoni cellulari sequestrato dai carabinieri di Caserta che hanno anche trovato un drone verosimilmente destinato a introdurre il materiale nell’istituto di detenzione.
Il carico è stato trovato dai militari a bordo di una Fiat Panda sulla quale viaggiavano quattro persone, tutte arrestate
in flagranza, a cui ora la Procura di Santa Maria Capua Vetere contesta i reati di detenzione a fini spaccio di sostanze
stupefacenti.
L’operazione è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nell’ufficio del Procuratore aggiunto Carmine Renzulli, nella Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere alla quale hanno presenziato anche il Comandante Provinciale dell’Arma Manuel Scarso, il Comandante del Nucleo Investigativo Salvatore Sferlazza ed il Comandante del Nil della polizia penitenziaria Izzo.

Gli stupefacenti ed i micro cellulari sequestrati non sarebbero stati destinati all’uso personale ma alla vendita all’interno del penitenziario in uno schema secondo il quale “i detenuti all’interno mantengono le famiglie fuori“, ha aggiunto il procuratore. Una tesi confermata anche dai numerosi sequestri all’interno della stessa casa circondariale ad opera della penitenziaria.

IL BLITZ DEI CARABINIERI

L’auto è stata fermata nei pressi del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti 1,3 kg di hashish, 60 grammi di cocaina, 7 telefoni e 4 micro telefoni oltre ad un drone che sarebbe stato utilizzato di lì a breve per introdurre tutto all’interno del penitenziario. Droga e telefoni erano stati accuratamente suddivisi in sei plichi.

LA VENDITA CON SOVRAPPREZZO PER LA CONSEGNA E PER IL RISCHIO

Al momento i destinatari della “consegna” non sono stati ancora individuati. Secondo la Procura sarebbe stato applicato un sovraprezzo per il servizio di consegna e per il rischio corso. Il pagamento sarebbe poi avvenuto all’esterno del penitenziario con molta probabilità da parte di qualche familiare.

GLI ARRESTI IN FLAGRANZA DI REATO

In 4, due uomini e due donne, sono stati arrestati in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Da quando si apprende 3 di loro hanno precedenti anche specifici. L’altra donna indagata risulta essere incensurata. I due uomini sono stati ristretti proprio al carcere di Santa Maria Capua Vetere.