I BIDOGNETTI NELLA VIGILANZA PRIVATA. Offerti denaro e posti di lavoro per avere il via libera dalla Prefettura

29 Gennaio 2020 - 16:40

PARETE (red.cro.) – E’ di poche ore fa la notizia dell’inchiesta (LEGGI QUI TUTTI I NOMI), nata dalle indagini del Nucleo investigativo di Aversa, che ha fatto luce sul tentativo operato dal gruppo che faceva capo Enrico Verso, cognato di Raffaele Bidognetti, collaboratore di giustizia, il figlio di Francesco Bidognetti, Cicciotto e’ Mezzanotte, di infiltrarsi nel settore della vigilanza privata armata nell’area campana, ponendo il business nel controllo della fazione Bidognetti, secondo la teoria portava avanti dalla Dda.

Gli indagati hanno cercato di ottenere dalla Prefettura di Napoli, attraverso l’offerta a soggetti di denaro e posti di lavoro i titoli autorizzativi per l’esercizio della vigilanza armata per la società “Roma Security”. Successivamente hanno cercato di eludere i controlli, attraverso un fittizio e formale contratto di fitto di ramo d’azienda della “I Pretoriani S.r.l.” in favore della “Roma Security S.r.l.”, occultando il ruolo di socio di fatto della richiamata figura camorristica. Per questo motivo, agli atti di indagine, risultano altre quattro persone coinvolte nell’inchiesta anche se per loro non è stata chiesta alcuna misura cautelare.

Oggi è scattata un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia presso il medesimo Tribunale, a carico di quattro persone, indagate a vario titolo per i reati di “traffico di influenze illecite”, “trasferimento fraudolento di valori”, “rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio”, con l’aggravante del metodo mafioso.