I cavalli per la terapia ai bimbi disabili diventano carne da macello o usati nelle corse clandestine del casertano

5 Marzo 2024 - 10:29

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Acquistavano cavalli sostenendo che fossero per l’ippoterapia a favore di disabili, poi però sparivano senza lasciare tracce, senza pagare e soprattutto dirottavano gli animali presso un’azienda della città di Santa Maria Capua Vetere che, in base alla loro salute, li smistava rivendendoli per le corse clandestine o per la macellazione.

Con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al maltrattamento di animali, otto persone di origine casertana e calabrese sono finite sotto processo in un procedimento che si sta tenendo al tribunale sammaritano. L’indagine, emersa nel 2019, è scaturita da una denuncia di un imprenditore della zona di Ferrara, che lamentava di aver subito una truffa in merito alla vendita di alcuni cavalli.

I militari hanno inoltre potuto accertare che la società emiliana non è stata l’unica colpita dalla banda: anche allevatori e privati hanno subito la stessa sorte in altre provincie del nord-est Italia.