I tifosi della Casertana parlano alla città a modo loro

20 Aprile 2024 - 09:29

Caserta (pm) Torniamo sulla casertana e sul suo tifo. Non dal punto di vista sportivo, in quanto sono insuperabili le cronache delle vicende di campionato e quelle live delle partite, curate dal nostro Alfonso Centore. Ma come fenomeno cittadino e di costume. Già abbiamo raccontato della consuetudine dei supporter della squadra di esprimere il proprio punto di vista, di dissenso come di consenso, attraverso gli striscioni affissi in vari punti della città. Con predilezione per il popoloso quartiere di via Acquaviva, che da sempre conta un gran numero di tifosi dei “Falchetti”. Oggi ne diamo un breve aggiornamento.

Più di recente, nel corso della partita di andata con la squadra del Foggia, disputatasi al Pinto il  4 dicembre, si verificarono gravi disordini con feriti sia tra gli spettatori che tra le forze dell’ordine. In conseguenza dei fatti ed al termine delle indagini, la questura casertana  adottava la misura di polizia del DASPO (acronimo per divieto di accedere a manifestazioni sportive), per una durata totale di 56 anni, nei confronti di 14 tifosi coinvolti negli incidenti (8 casertani e 6 foggiani). Di più, per l’incontro di ritorno del 5 aprile allo stadio Zaccheria di Foggia, il prefetto della Capitanata, su segnalazione del Cams

( il comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, insediato presso il ministero dell’Interno) ravvisando nell’incontro profili di rischio per l’ordine pubblico, disponeva il “divieto di vendita dei tagliandi ai residenti in Provincia di Caserta“. Dunque alla tifoseria casertana non veniva consentito di andare in trasferta, fatta eccezione per 3 o 4 sostenitori della squadra formalmente stanziati in altre province. Ecco che, allora, i sostenitori rossoblù, almeno la frangia organizzata e più estrema, ti piazzavano il manifesto di disappunto “FOGGIA ME..A“. Un gesto non granché sportivo, ma tant’è. Anche perché la vittoria poi riportata sul campo metteva ogni questione in secondo piano.

E siamo alla partita in casa di domenica scorsa, vinta dalla Casertana per due reti ad una contro la lucana Picerno. All’indomani è spuntato lo striscione “CINGHIE SEMPRE TESE“, che allude, forse scaramanticamente, alla performance più che positiva che sta caratterizzando la squadra in questa fase del campionato, che la vede quarta in classifica, e che esorta i giocatori a stare concentrati per il resto del calendario.

Attendiamo cosa ne seguirà, perché questi messaggi alla società sportiva ed alla città, che presuppongono un livello organizzativo e di intesa non di poco conto nei fedelissimi della squadra, danno il polso vero della tifoseria casertana, se la si vuole davvero capire.

Anche con uno striscione esposto ai distinti dello stadio Pinto è stata commemorata, domenica scorsa, la giovane casertana e tifosa dei Falchetti Simona Serra, investita mortalmente a Pozzuoli. Al termine della partita vinta con il Picerno, i calciatori si sono avvicinati alla scritta a caratteri cubitali SIMONA VIVE ! per un momento di raccoglimento, tra gli applausi e la commozione degli spettatori

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