LUSCIANO ALLE ELEZIONI. Il bluff di quel furbone di Nicola Esposito con Maria Consiglia Conte. La vera carta degli zanniniani e la ragione per cui Mariniello deciderà o non deciderà di candidarsi
7 Marzo 2025 - 17:23

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Marco Valentino non vuol sentir ragioni ed Esposito probabilmente si candiderà al consiglio comunale. Per quanto riguarda la lista de La Farfalla…
LUSCIANO (G.G.) – Per il momento Peppe Mariniello osserva. Lo fa dal giorno in cui è caduto per effetto della diserzione dalla maggioranza di Luigi Tamburrino, che dal notaio ci è andato in nome e per conto di chi lo ha sempre governato, ossia la vicensindaca Maria Consiglia Conte e di Filippo Cioccio, il quale sembra avere una vocazione irreversibile e tutto sommato tollerabile per essere uomo di opposizione sempre e comunque (in quanto tale è stato ai tempi dell’amministrazione di Nicola Esposito e tale è diventato, partendo però dai banchi della maggioranza, durante gli anni di Peppe Mariniello).
Non è escluso che Mariniello si ricandiderà a sindaco di Lusciano, ma questo avverrà solo se la sua squadra, ossia quei consiglieri comunali e i molti che hanno accettato di candidarsi elle sue liste alle ultime amministrative, si mostreranno motivati a rinnovare la sfida nei confronti di Esposito e nei confronti di Zannini, di cui Esposito è stato una sorta di portaborse nel senso tecnico di questo termine.
Uno degli argomenti utilizzati da Esposito per convincere la Conte a far staccare la spina all’amministrazione Mariniello è stato quello di garantirle un suo appoggio per una candidatura a sindaco. La Conte ci è cascata, sostanzialmente, perché oggi i seguaci di Esposito le dicono che l’impegno con lei l’ha preso l’ex sindaco e non loro come gruppo.
Si tratta di un giochino fino a un certo punto, perché Nicola Esposito non è più il comandante in capo della sua fazione e probabilmente dovrà candidarsi in consiglio comunale per sostenere colui che lo ha in pratica soppiantato come leader, ossia Marco Valentino, agente assicurativo che ha già detto senza mezzi termini che stavolta tocca a lui.
A questo punto, francamente, non si capisce perché la Conte, che con Mariniello era vicesindaco, si sia fatta irretire in questa maniera, perché dall’altra parte, dove probabilmente sarà costretta ad andare, difficilmente le garantiranno la stessa carica che ha ricoperto ultimamente. In questa fase sembra ancora intenzionata ad andare avanti da sola, ma è difficile ritenere che nel caso di uno scontro elettorale tra Mariniello e Valentino la Conte, che non è certo una novità della politica locale e deve sempre porsi il problema di fronteggiare i nodi riguardanti le sue imbarazzanti parentele di camorra, riuscirà a mettere in campo una candidatura competitiva, a meno che non decida di puntare su un ballottaggio in cui lei potrebbe diventare ago della bilancia.
Ricordiamo, al riguardo, che le elezioni della scorsa volta hanno rappresentato anche la “prima volta” di Lusciano connotato quale Comune superiore ai 15mila residenti e dunque passato dal sistema elettorale a liste uniche e senza possibilità di voto disgiunto, al sistema multilista con possibilità di votare un candidato sindaco e consiglieri appartenenti alla coalizione guidata da un altro candidato sindaco.
La volta scorsa, però, i pretendenti alla fascia furono solo due, come accadde anche a Marcianise, e sin da prima si sapeva che, voto o non voto disgiunto, uno dei due avrebbe superato sicuramente il 50% rendendo impossibile già a priori il ballottaggio. Se ci fosse, invece, un terzo candidato, Lusciano potrebbe vivere, soprattutto in caso di due coalizioni principali molto forti, l’esperienza di un secondo turno in cui si fronteggerebbero seccamente in un ballottaggio i candidati a sindaco più votati al primo turno.
In queste ore si sta sviluppando una prima presa di contatto tra la delegazione di Mariniello, che ripetiamo non si espone direttamente, formata da Giovanni Abate, Luisa Mottola e Luciano Vasto, con quelli della lista “La Farfalla”, altro caso complicato della consiliatura terminata nella stanza di un notaio.
La Farfalla, infatti, aveva presentato una lista in appoggio di Mariniello ma poi, scontenta del trattamento ricevuto, si era sfilata, salvo poi avere un ripensamento nell’ultimo periodo di vita di questa sindacatura, anche in relazione alle posizioni critiche e alla defezione di Tamburrino, controfigura della Conte, e di Filippo Cioccio.
Ma più che alla lista della Farfalla, Mariniello tiene alla motivazione politico-elettorale del suo gruppo storico. Ed è su questo, ripetiamo, che fonderà la sua decisione di scendere ancora in campo oppure di non farlo.