IL PRESUNTO COLPO DELLA DIRETTRICE DELLE POSTE. I Pm a caccia del bottino da 600 mila euro. Dove sono nascosti i soldi?

28 Luglio 2023 - 18:53

La decisione di iscrivere nel registro degli indagati l’ex marito, il marcianisano Pasquale Piccolo, lascia intendere che il danaro non è stato ancora rintracciato. Sul fronte del titolo cautelare degli arresti domiciliari…

SAN TAMMARO – Proseguono le indagini sui presunti reati di peculato e autoriciclaggio compiuti dalla direttrice, ora sospesa, dell’Ufficio Postale di San Tammaro, Giustina Giordano, 56 anni, arrestata e attualmente ai domiciliari accusata di aver portato via dai libretti di risparmio dei correntisti una cifra vicina al milione di euro.

L’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex marito, Pasquale Piccolo, di Marcianise, difeso dall’avvocato Dezio Ferraro, lascia intendere che se gli inquirenti, in collaborazione con gli ispettori di Poste Italiane, hanno raccolto elementi che danno loro la ragionevole certezza della colpa della direttrice per almeno 600 mila euro di ammanchi, con la possibilità che tale cifra lieviti fino al milione di euro, diverso è il discorso sul destino di questo denaro.

A Pasquale Piccolo sono stati, infatti, sequestrati, oltre ai rituali computer e strumenti informatici, anche le carte di credito, i conti correnti e tutto quello che può testimoniare, o meglio sarebbe dire dimostrare un passaggio anomalo di questo denaro.

Rapportandoci, però, con l’avvocato difensore di Piccolo, abbiamo registrato un evidente tranquillità.

L’indagato, infatti, avrebbe confidato al suo legale che nessun movimento anomalo si è mai registrato su quei conti, su quelle carte perché, semplicemente, lui

non ha mai connesso la sua vita materia degli ultimi anni a quello della ex mgolie, dal quale è separato realmente, avendo lui una nuova compagna e la Giordano, residente a Sala, frazione di Caserta, un nuovo compagno.

È chiaro, ovvio, che i pubblici ministeri cercheranno di capire dove sono questi soldi e magari stanno realizzando accertamenti anche sui conti e sulle carte delle persone più vicine alla donna, familiari di sangue o acquisiti.

Intanto, si attende anche il responso, peraltro molto importante soprattutto per quelle che saranno le motivazioni esposte, del tribunale del Riesame di Napoli a cui si è rivolto, chiedendo la revoca degli arresti domiciliari, l’avvocato Carmela Di Napoli, legale difensore della direttrice sospesa.