Il progetto “enogastronimico” di Magliocca da 4 MILIONI per il palazzo della Provincia a corso Trieste è nelle mani di Raffaele Pezzella, secondo la DDA
27 Gennaio 2025 - 20:14

La D’Alessandro Costruzioni viene gestita, secondo l’antimafia, dall’imprenditore di Casal di Principe e dal socio Tullio Iorio. La cifra riguarda il finanziamento avuto dal MISE nel 2014, poi la gara da 1.8 milioni di euro era stata aggiudicata nel 2023. Molto prima dei guai di cronaca giudiziaria dell’ex presidente della provincia. E c’è un appalto fantasma da 3 milioni sull’illuminazione
CASERTA (l.v.r.) – A quasi due anni di distanza dall’aggiudicazione provvisoria, l’amministrazione provinciale di Caserta, con documento a firma del dirigente Gianni Solino, ha approvato lo schema di contratto per un progetto finanziato dal Ministero per lo sviluppo economico con 4 milioni di euro
Si tratta, quindi, di una procedura di gara arrivata alla conclusione nel 2023, molto prima dell’emersione dell’indagine che ha visto coinvolto il presidente della provincia dimissionario, Giorgio Magliocca, ma avvenuta durante il suo interregno.
Di questi 4 milioni, meno della metà, ovvero 1 milione e 794 mila euro, serviranno alla realizzazione di un non meglio specificato centro di valorizzazione delle tipicità enogastronomiche e turistiche della terra dei Borbone. Ne parlava lo stesso Giorgio Magliocca nel marzo di due anni fa, senza, però, far riferimento a questo centro di valorizzazione, ma dichiarando che la provincia puntava “a trasferire nuovamente i nostri uffici di rappresentanza“.
Una trasformazione completa, quindi. Quello che non cambia è la metodologia di gestione di questa procedura, come sempre quando si parla di quest’amministrazione provinciale, poco chiara, poco trasparente.
Infatti, dopo due anni non possiamo ancora avere il piacere di leggere i verbali di gara, che per legge devono essere disponibili sul portale della stazione appaltante per cinque anni (CLICCA E GUARDA).
E sarebbe stato importante sapere informazioni in più, visto che l’aggiudicatario di questa procedura è quello che possiamo definire un volto noto, sia per CasertaCe, sia per la cronaca giudiziaria.
L’appalto il cantiere della sede della provincia di corso Trieste, a Caserta, è stato aggiudicato con un ribasso del 13,85% ad un gruppo di due ditte composto dalla SIS srl, con sede a Napoli, e la D’Alessandro Costruzioni di San Giorgio a Cremano.
Partiamo dalla SIS che, seppur con sede a Napoli, ha molti legami con la provincia di Caserta, dove ha anche una sede distaccata. Ad esempio, dal gennaio 2023 il suo amministratore unico e legale rappresentante è il 36enne Antonio Sica, residente a Santa Maria Capua Vetere. Prima di quel momento, ovvero dal settembre 2021 alla fine del 2022 c’erano un ragazzo del 1998 come titolare delle quote e rappresentante dell’impresa, ovvero Francesco Serao, residente a San Cipriano d’Aversa.
Ben più nota ai nostri lettori è la D’Alessandro Costruzioni. Si tratta dell’impresa che assieme alla Comed, titolare Carlo D’Amore, ma per la DDA riferibile all’imprenditore Raffaele Pezzella, accusato di corruzione e di aver agevolato gli interessi del clan dei Casalesi, è stata la società che si è occupata dei lavori da un milione di euro di ristrutturazione edilizia dell’auditorium di via Ceccano dell’amministrazione provinciale, per la realizzazione di una sala convegni multimediale e multifunzionale, sempre sotto la presidenza Magliocca.
Per la DDA di Napoli, però, la D’Alessandro Costruzioni sarebbe amministrata da D’Ascenzio, ma di fatto gestita da Pezzella.
D’Ascenzio, D’Amore, Pezzella e altri sono tutti imputati in un processo partito pochi giorni fa e istruito dalla DDA di Napoli, con al centro gli appalti di Calvi Risorta, con reati contestati riguardanti l’intestazione fittizia di beni, la turbata libertà degli incanti, falso, riciclaggio, false informazioni al pubblico ministero, favoreggiamento, aggravati da finalità mafiose.
Qualora dovesse essere confermato questo rapporto di sudditanza dell’impresa il cui titolare è Gennaro D’Ascenzio ai desiderata di Raffaele Pezzella, si tratterebbe dell’ennesima società di fatto o direttamente gestita dall’imprenditore di Casal di Principe a gestire lavori banditi alla provincia di Caserta.
D’Alessandro Costruzioni, impresa individuale Raffaele Pezzella, Comed, CGS, Marrel: tutte questi soggetti economici hanno rapporti evidenti o ritenuti tali dalla DDA di Napoli con le scelte del businessman classe 1964, attualmente sotto processo a Santa Maria Capua Vetere per il caso di Calvi Risorta e per le presunte azioni corruttive avvenute proprio con funzionari della provincia di Caserta, in questi due procedimenti con reati aggravati dall’accusa di aver agevolato le attività del clan dei Casalesi; ma imputato anche a Benevento per aver pagato, secondo la procura sannita, una mazzetta ad un dirigente della Provincia di Caserta, rimasto clamorosamente ignoto.
Con questo contratto enogastronomico, poi, resta il mistero di solo una di quelle procedure, diciamo fantasma, che abbiamo dell’amministrazione provinciale, improvvisamente fermatesi dopo l’arresto e i procedimenti relativi a Raffaele Pezzella, poi scomparse successivamente – in senso temporale – all’inchiesta su corruzione che ha colpito Giorgio Magliocca, il tecnico del comune di Pignataro Marcello Baldo, Gerardo Palmieri e compagnia: parliamo dell’ormai mitica e famigerata aggiudicazione provvisoria dei lavori sull’efficientamento energetico dell’illuminazione comunale di Pignataro Maggiore, con Magliocca in qualità di sindaco e Magliocca presidente dell’ente provinciale, stazione appaltante, dal valore di 2 milioni e 876 mila euro.
Firmata da Marcello Baldo, rup della gara, a favore della Costruzioni Generali Sud, per la DDA gestita tramite prestanome da Raffaele Pezzella e Tullio Iorio, anch’egli imputato per la vicenda di Calvi Risorta, ormai dall’estate del 2023 nulla si sa rispetto alla chiusura di questa procedura.
E allora sarebbe bello se Marcello Baldo, che qualcosa sta chiarendo agli inquirenti sui casi di presunta corruzione che vedono coinvolto Magliocca e anche, tra gli altri, l’imprenditore Gianpaolo Benedetti, socio in alcuni cantieri con Pezzella, desse anche qualche informazione su questa gara, anche solo per capire questi 2 milioni e 876 mila euro che fine hanno fatto.