IL RETROSCENA. Le brighe di Costanzo Iannotti (o Jannotti) che ha smosso mezza Confindustria la sua seconda ex moglie senatrice per candidarsi a governatore. E Cirielli, arrivato col fiatone, ha fatto finta…
3 Ottobre 2025 - 18:40

Abbiamo fatto un po’ di giri di verifica per capire come il telesino a capo dell’Unione Industriali della provincia di Napoli, sia arrivato a un passo, che però deve ancora essere compiuto, dalla candidatura a presidente della Regione
CASERTA – Stiamo approfondendo i contorni della vicenda riguardante il rafforzamento dell’ipotesi di candidatura a presidente della Regione di Costanzo Iannotti, pardon il barone Costanzo Jannotti Pecci.
Il nodo da sciogliere, a nostro avviso, riguarda le modalità attraverso cui Edmondo Cirielli, leader incontrastato del partito di Giorgia Meloni in Campania, e Costanzo Iannotti siano entrati in contatto, fino al punto da indurre Cirielli a un vero e proprio endorsement — che vi abbiamo proposto in modalità audio nell’articolo di ieri mattina.
In poche parole, Cirielli e Iannotti avrebbero concordato l’ipotesi di candidatura come epilogo di un percorso costruito insieme, culminato nel messaggio audio in cui Cirielli tenta di rendere evidente il fatto che sia stato lui a scegliere Jannotti.
Oppure — come noi riteniamo, conoscendo bene il personaggio — è stato Iannotti a muoversi in una prima fase in beata solitudine?
Da quanto abbiamo appreso da fonti romane molto vicine alle sorelle Meloni, il telesino trapiantato a Napoli, dove oggi svolge la funzione di presidente dell’Unione industriali provinciale, ha cercato di aggregare, attorno alla propria ambizione, diversi pezzi del mondo confindustriale.
Contestualmente, l’uomo che non ha risparmiato nulla nell’applicazione dell’istituto del divorzio, avendone già affrontati due, avrebbe utilizzato — come sta facendo anche a Telese con la prima moglie, Annalisa Minieri — i buoni rapporti che contraddistinguono attualmente il suo legame con la seconda ex moglie, consolidato dalla presenza di una figlia (che si aggiunge alle altre due di primo letto), attualmente senatrice di Fratelli d’Italia.
Tutto ciò — le relazioni confindustriali e quelle para-familiari — gli avrebbero consentito di essere sufficientemente solido da bypassare Edmondo Cirielli, arrivando a incontrare direttamente la
Lo stesso presidente nazionale di Confindustria, Emanuele Orsini, non si sarebbe risparmiato, arrivando a comporre personalmente qualche “numero che conta”.
Cirielli, osservando tutti questi movimenti, e sentendosi scavalcato, avrebbe cercato di recuperare un ruolo da protagonista politico nell’operazione legata alla candidatura di Iannotti.
Per come si è mosso nelle ultime ore — con un atteggiamento tipico di chi vuole essere più realista del re — Cirielli avrebbe irritato non poco gli alleati di Forza Italia e della Lega, i quali, nel momento in cui FdI cala sul tavolo un candidato che non è un uomo di partito, ma espressione della cosiddetta società civile, si sentono in pieno diritto di contribuire a un confronto interno al centrodestra, che può prevedere anche altri nomi.
Questo, ancor più, se si considera che il candidato pugliese del centrodestra potrebbe — e dovrebbe — essere un uomo dell’apparato di Fratelli d’Italia: l’europarlamentare Marcello Gemmato, amico personale di Giorgia Meloni, con la quale trascorre le vacanze in Puglia ormai da qualche anno.
Seguiremo con attenzione le fasi che, a questo punto, necessariamente, in considerazione dei tempi clamorosamente stretti che ci separano dal termine per la presentazione delle liste (24 e 25 ottobre), non potranno che concludersi nell’arco di pochissimi giorni.