Intercetta la moglie per spiarla: al via il processo per l’ex marito

12 Febbraio 2025 - 19:47

Apparecchiature e altri mezzi per intercettare, impedire o interrompere comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche

SANTA MARIA CAPUA VETERE/SAN TAMMARO – Dopo la citazione a giudizio a firma del Pubblico Ministero della Procura Sammaritana il dott. Armando Bosso, finisce a dibattimento come imputato – dinanzi al Giudice del Tribunale dott. ssa Annalisa Simone – Pasquale Ricci, 50 anni, originario di San Tammaro dove abita e dove è domiciliato, difeso dall’avv. Nando Trasacco.

Contro Ricci si è costituita parte civile la sua ex consorte N.N. di 47 anni, pure lei di San Tammaro, con gli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo. La costituzione di parte civile è stata ammessa dal Giudice. Pesante il capo d’imputazione a carico di Pasquale Ricci: risponde del reato di detenzione, diffusione e installazione abusiva di apparecchiature e di altri mezzi atti a intercettare, impedire o interrompere comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche che vennero installate a bordo dell’ autovettura della moglie e che furono oggetto del continuo monitoraggio che ella ebbe a subire ad opera del suo ex marito Pasquale Riccio. Il processo è nato a seguito della denunzia – querela sporta dalla sig.ra N.N. che, all’epoca dei fatti, era legata all’imputato con il quale era sposato e con cui ha avuto due figli.
Nell’udienza

di qualche giorno fa a dibattimento è stata sentita la persona offesa che ha ricostruito con dovizia di particolari lo stato di vessazione in cui versava all’epoca del suo matrimonio con l’imputato nonché è stato sentito l’ufficiale di polizia giudiziaria maresciallo dei carabinieri Alessandro Salzillo del Comando Stazione di Santa Maria Capua Vetere che ha riferito sulle indagini a suo tempo compiute su delega del Pubblico Ministero della Città del Foro e sui sequestri dei dispositivi abusivi che erano stati installati dall’imputato sull’auto della ex moglie, persona offesa dal reato nel processo.