La Cassazione respinge il ricorso: confermata la sorveglianza speciale per Raffaele Capone
9 Dicembre 2024 - 10:55
Dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal legale di Capone confermando il provvedimento della Corte D’Appello di Napoli che, secondo i giudici, si fonda su una valutazione completa e logica che tiene conto della lunga storia criminale dell’imputato, culminata con una condanna per tentato omicidio nel 2021
CASERTA – La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Raffaele Capone contro la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
Il legale di Capone aveva impugnato il decreto, emesso dalla Corte di Appello di Napoli, sostenendo che la misura fosse basata su valutazioni generiche e non aggiornate alla sua reale condizione, evidenziando come l’ultimo reato commesso risalisse al 2021 e sottolineando il suo reinserimento sociale grazie al percorso di studi intrapreso.
La Cassazione ha, invece, ritenuto il ricorso inammissibile, sottolineando che le argomentazioni avanzate non fossero ammissibili in sede di legittimità. Secondo i giudici, il provvedimento della Corte d’Appello si fonda su una valutazione completa e logica che tiene conto della lunga storia criminale dell’imputato, culminata con una condanna per tentato omicidio nel 2021.
Richiamati, nel dispositivo, i gravi precedenti del 30enne, evidenziando una “continuità e un crescendo criminale” dal 2015. La condanna a sette anni e un mese di reclusione per tentato omicidio confermerebbe l’attualità della pericolosità sociale dell’imputato, ritenuta solo parzialmente mitigata dalla condizione detentiva.