La FERRARELLE e LETE fanno soldi a palate con la nostra acqua minerale. In Regione le concessioni sono una passeggiata, ma ora il sindaco di Riardo si arrabbia
29 Novembre 2022 - 13:24
Nel comunicato stampa che pubblichiamo integralmente, il sindaco di Riardo, Armando Fusco, lamenta che l’area da destinare alla Ferrarelle sia enorme e centrale nell’ecosistema locale. Si tratta di un argomento su cui ci piacerà sicuramente tornare, perché pochi sanno che il signor Nicola Arnone e il signor Carlo Pontecorvo non sono i proprietari dei territori dove sgorgano le acque che loro commercializzano, avendo creato un vero e proprio impero
RIARDO (comunicato stampa) – Il Sindaco informa la Cittadinanza che la Regione Campania –Direzione Generale 02- UOD – Attività Artigianali, Commerciali e Distributive Cooperative e relative Attività di Controllo – Tutela del Consumatore- con nota acquisita al nr. 6436/2022 del registro protocollo ha comunicato l’avvio del procedimento per il rilascio di una Concessione in favore della Società Ferrarelle Spa per la coltivazione del giacimento di acque minerali denominato “Fonte del Monte” ricadente nei Comuni di Riardo e Rocchetta e Croce, ai sensi dell’art. 11 c. 1 del Regolamento Regionale della Campania nr. 10/2010 e della Legge 241/90 e ssmmi., finalizzata alla estrazione di acqua dai pozzi realizzati in loc. Carboni.
L’Amministrazione comunale, a tutela degli interessi della Comunità locale, ha ritenuto di proporre osservazioni, ed eventualmente opposizione, avverso tale richiesta, con la quale, in maniera illogica, si intende vincolare una superficie 174,42 ettari (prevalentemente sul territorio di Riardo ricadente sui fogli di mappa 6, 24, 21, 22), in quanto, in tale enorme area, sono presenti: zone boschive della catena Montuosa del MonteMaggiore; diversi tratti di alvei demaniale, di fondamentale importanza per la regimentazione delle acque provenienti dalla Montagna (Rio Maltempo”, “Rio dell’Acqua Salata”, già affluente dell’antico fiume Savone); il “ponte Romano” o “ponte Pisciariello” (già vincolato ai sensi della legge 1089/39, oggi Codice dei beni culturali); tratti di viabilità urbana e rurale ivi compreso fabbricati ed aree urbanizzate; ecc.
Nella sezione decreti dell’Albo pretorio on line è pubblicata la documentazione trasmessa dalla Regione e l’elenco di tutte le particelle catastali interessate dal proposto vincolo.