LA FOTO E LA PROVA. Il voto della camorra è stato decisivo, secondo noi, per la vittoria alle comunali di Lusini e dell’Fdi Gennaro Caserta. Quell’incontro in officina e l’immagine della festa a Scauri
9 Settembre 2024 - 12:25
Ellen Di Martino, figlia del fratello del boss Nicola Di Martino ‘23, ha raccolto 486 preferenze. E non pensate all’effetto bicicletta perché stavolta centra poco e vi spieghiamo il perché. Siccome Luisi e Caserta hanno vinto con 240 voti di scarto, fatevi voi il conto
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TEVEROLA (g.g) La dimostrazione del rango di Salvatore De Santis, quale reggente della piazza di Teverola in assenza per carcerazione da parte di Nicola Di Martino, detto Nicola ’23, è dimostrato da diverse circostanze che emergono dai contenuti dell’ordinanza , chiesta e ottenuta dalla Dda la scorsa settimana e che ha portato all’emissione di provvedimenti cautelari di arresto e divieti di dimora, per 42 persone con altre 16 indagate a piede libero, per un totale di 56 coinvolti giudiziariamente
Tra questi episodi ce n’è uno, a pagina 160, risalente all’anno 2022: il boss di Carinaro Aldo
Esisteva dunque un rapporto diretto tra Salvatore De Santis e Pasquale Di Martino e probabilmente una frequentazione stabile.
Ma in un paese, anzi in un paesone, in una cittadina piccola in cui tutti sanno di tutto e di tutti, è mai possibile che Biagio Lusini vero artefice dell’operazione elettorale, che ha messo, in pratica, a sedere sulla sedia di sindaco l’esponente di Fratelli D’Italia Gennaro Caserta, altro clamoroso errore compiuto dalla classe dirigente locale di questo partito, non sapesse che Pasquale Di Martino fosse il fratello di un noto pregiudicato, di un boss dominante quale Nicola ’23? No, impossibile.
Biagio Lusini e Gennaro Caserta potevano mai ignorare che Salvatore De Santis e lo stesso Aldo Picca si rapportassero, in mancanza della presenza fisica del citato Nicola Di Martino, col fratello Pasquale Di Martino? No, impossibile, dato che Lusini e Caserta sono persone navigate e hanno vissuto sempre, per decenni e decenni a Teverola.
Dunque, in scienza e coscienza, Biagio Lusini ha deciso di candidare in lista Ellen Di Martino in quanto figlia di Pasquale Di Martino. Ha deciso Biagio Lusini e Gennaro Caserta per coronare il suo – ce lo conceda- obiettivo pateticamente perseguito di indossare quella fascia ha detto sì a questa sorta di patto con il diavolo, ben sapendo chi fosse quella candidata e a quale famiglia appartenesse.
La presenza stabile, così com’è stata letteralmente definita nell’ordinanza, di Salvatore De Santis nel corso dell’intera campagna elettorale, il suo incardinamento fisico, corporale davanti ai seggi elettorali, dimostrano, tenendo conto di ciò che l’ordinanza descrive definendo il ruolo di De Santis rispetto a Nicola ’23 Di Martino e tenendo conto della confidenza diretta che De Santis, ma anche Aldo Picca hanno con Pasquale Di Martino, il meccanico, che De Santis è sceso direttamente in campo, rappresentando in prima persona il clan Di Martino- Picca alle elezioni comunali, affinchè Ellen Di Martino, figlia di Pasquale e nipote del boss Nicola 23 Di Martino conquistasse più voti possibili
E di voti, Ellen Di Martino ne ha conquistati moltissimi, precisamente 486 preferenze. Certo, qualcuno potrebbe dire che, lavorando sulla preferenza di genere, le donne riescono molto spesso ad ergersi su livelli anche superiori alle proprie potenzialità elettorali. Ma qui, in un processo profondamente inquinato con un Salvatore De Santis letteralmente “fabbricato” davanti ai seggi elettorali, si ha la sensazione che anche la cosiddetta “bicicletta” ossia quella costituita da un candidato o candidati maschi i quali trascinano, pedalando e attivando la ruota portante, la candidata femmina, non sia potuta sfuggire ad una logica imperniata sull’attività “persuasiva” di Salvatore De Santis, luogotenente di Nicola Di Martino’23 e di Aldo Picca, nonché interlocutore stabile del meccanico Pasquale Di Martino, fratello di Nicola Di Martino e papà di Ellen di Martino.
Siccome la differenza di voti tra la lista di Gennaro Caserta e quella di Dario Di Matteo, che ha il suocero imparentato con i Picca ma che ha dimostrato anche in questa occasione di voler stare distinto e distante da questa famiglia e da questo mondo,(altrimenti la Di Martino si sarebbe candidata con lui e non con Lusini-Caserta) ciò vuol dire che l’apporto della ragazza-candidata è stato determinante per l’esito elettorale. Lusini e Caserta hanno vinto, dunque, a nostro avviso, un avviso costruito su un ragionamento logico fondato si atti giudiziari pubblicati e su una semplice calcolatrice, grazie alla candidatura di Ellen Di Martino, nipote diretta del boss.
Ripetiamo per l’ennesima volta: non lo diciamo noi, lo dicono i numeri e lo spiega la dinamica dei rapporti tra De Santis, Picca e Pasquale Di Martino
E allora, la fotografia che pubblichiamo e che risale a poche ore dopo la conclusione dello spoglio delle comunali quando quelli della lista Lusini Caserta vanno a festeggiare le vittoria a Scauri, non può stupire, non deve stupire.
Biagio Lusini si mette in posa e si fa fotografare proprio con Pasquale DI Martino fratello del boss.
In passato ci hanno detto che alcune indagini riguardanti Biagio Lusini, attivate dai magistrati della direzione distrettuale antimafia, siano state poi trasmesse, per competenza, alla Procura “ordinaria” di Aversa-Napoli Nord.
Quando ciò è successo, noi abbiamo sempre affermato, che quello della Dda di allora costituisse un grave errore di valutazione, causato da una superficiale attività d’indagine.
Beh, ciò che la Dda scrive in questa ordinanza e ciò che è successo alle ultime elezioni comunali di Teverola, fa propendere l’ago della ragione dalla nostra parte e non da quella della “Dda di allora”. E questa non è una buona notizia per chi spera ogni giorno che questa provincia cominci, quantomeno, ad essere ripulita dalle tonnellate di monnezza che la asfissiano