LA NOTA. AUTOVELOX & CAPPA SPINA: normale nell’amministrazione provinciale in cui ditte di soggetti e parenti di soggetti vicini al clan dei Casalesi macinano un appalto dopo l’altro

28 Febbraio 2023 - 21:25

Una breve riflessione, dopo il nostro articolo-inchiesta sull’ennesima gara di appalto che puzza di imbroglio dall’inizio alla fine, così come attesta una sentenza del Consiglio di Stato pubblicata lo scorso gennaio

CASERTA (Gianluigi Guarino) – La vicenda dell’appalto, assegnato e poi riassegnato all’impresa di Pasquale Cappa Spina (CLIKKA E LEGGI IL NOSTRO DETTAGLIATO FOCUS) non è un fatto a sé stante, ma uno dei tanti anelli di una catena lunghissima che conduce spessissimo nel perimetro inquietante degli interessi della criminalità organizzata.

Il metodo utilizzato per Cappa Spina non può stupire certo noi che da tempo elenchiamo una serie numerosissima di fatti inquietanti.

Questa è la Provincia di Giorgio Magliocca e Giovanni Zannini; questa è stata la Provincia di Antonino Del Prete; questa è stata la Provincia del dirigente mister x, che, per la procura di Benevento, ha preso mazzette dall’imprenditore sannita Carlo Camilleri, con la “gentile” intercessione di Raffaele Pezzella, imprenditore di Casal di Principe, trapiantato in ogni dove; questa è la Provincia dei concorsi – barzelletta, che ha letteralmente regalato scrivanie a go go a tanti figli di…, nipoti di…, commare e commarelle; questa è la Provincia che affida lavori brevi manu sotto la soglia dei 150mila euro a Peppe Mastrominico, cugino diretto degli altri due Mastrominico, condannati in primo grado per camorra, ma anche alla ditta di Fabio Oreste Luongo, arrestato più di una volta e definito in più di un documento giudiziario come soggetto con legami con il clan de Casalesi, secondo quanto dichiarato anche da Nicola Schiavone, figlio di Francesco Schiavone Sandokan; questa è la Provincia che affida lavori per centinaia e centinaia di migliaia di euro direttamente e anche tramite gara, all’impresa dei costruttori Petrillo

di Casal di Principe, recentemente arrestati, poi scarcerati e oggi sotto processo, perché accusati dalla Dda di essere al servizio o comunque funzionali al ras-imprenditore Dante Apicella e dunque al figlio di Sandokan, il primogenito Nicola Schiavone; questa e solo questa è, oggi, l’amministrazione provinciale di Caserta.

Dunque, sarebbe stato strano, anomalo, e anticiclico se questa Provincia, la Provincia di Magliocca, Zannini, Del Prete, Mastrominico, Oreste Luongo, dei Petrillo, avesse compiuto le dovute verifiche su Cappa Spina che, al contrario e in piena coerenza con la sua linea di condotta appena menzionata, non è stata effettuata, perseverando, invece, in un’aggiudicazione che, per come è stata fortissimamente voluta, suscita molto più di un dubbio.