LA NOTA. Impressionante giro di soldi (più di 700mila euro) tra le società di comunicazione. Una di queste dopo aver intascato 163mila euro di soldi pubblici, ora cura la campagna del sindaco uscente

31 Luglio 2021 - 12:53

CASERTA – (g.g.) Il cerchio è chiuso. In un qualsiasi altro posto d’Italia, d’Europa e del mondo, si scatenerebbe uno scandalo di fronte ad una vicenda come quella che raccontiamo nei suoi ultimi sviluppi con l’articolo che segue questa introduzione. Ma statene certi, a Caserta, città abbandonata da Dio e dagli uomini, non capiterà nulla. Perchè qui, sulla scorta di questo nulla e sulla scorta di alcune indagini su fatti molto gravi, anche con precise connessioni malavitose che partire lancia in resta, hanno partorito il proverbiale Topolino, ci si sente autorizzati ad una gestione no-limits, a nostro avviso criminale del pubblico danaro. Quella di oggi è un’altra puntata che si aggiunge alle 5 che vi consigliamo di leggere una alla volta in alto, dove le abbiamo ripubblicate in sequenza.

Torniamo dunque a scrivere oggi del mondo della cosiddetta comunicazione politica, di imprese a cui Marino tra gestioni e attribuzioni ha fatto gestire circa 720mila euro, avete letto bene 720mila euro, in una delle operazioni più brutte, più puzzolenti di questi 5 anni anni, quella relativa al piano di riqualificazione (un paio di strade, una piazza, un mezzo campo sportivo) dando l’idea di creare una sorta di provvista, perchè onestamente è da fantascienza ritenere che per la comunicazione di questi interventi finanziati dell’Unione Europea attraverso i cosiddetti fondi di rotazione si possa spendere quanto si spende per la comunicazione di un olimpiade. Il suo nome è Kidea e circa un anno fa scrivevamo dei

163mila euro  intascati da questa società con ulteriore contributo alla comunicazione, relativa al già citato piano di riqualificazione rispetto  ai 550 mila euro pure costituiti da soldi pubblici, che Marino aveva già affidato in gestione al suo amico Antonio Napoli che con un’azienda che alleva cavalli, ha dispensato qualche briciola ai soliti questuanti casertani, a qualche addetto stampa. Autentici regali visto e considerato che nessuna attività di comunicazione rilevante si è registrata fino ad oggi.

Ma voi pensate veramente, poi che i 55omila euro siano stati distribuiti tutti in maniera effettiva? Già se fosse così, sarebbe uno schifo. Ma siccome noi siamo convinti che una buona parte di questi soldi li abbia intascati a titolo di parcella Antonio Napoli e i suoi cavalli; siccome Antonio Napoli ha curato la comunicazione di Carlo Marino nel 2016 e,  siccome Carlo Marino ha scelto, manco a dirlo, per le elezioni del 2021 proprio, ma guarda un po’, la società Kidea non si può non scrivere una sesta puntata soprattutto in conseguenza a un dato di fatto incontestabile: Kidea è entrata anch’essa, con un budget aggiuntivo di 163 mila euro,  nella partita dell’affidamento d’oro della sedicente comunicazione del piano di riqualificazione cos’altro devono fare nel Comune di Caserta perchè ci sia qualche autorità che almeno indaghi? A suo tempo, l’unico consigliere che, sulla scorta dei nostri articoli, pose il problema fu Mario Russo che onestamente, non solo abbiamo dovuto rivalutare in questi anni ma che a nostro avviso è stato di gran lunga la persona più seria durante questa consiliatura nel manipolo dei 32 inquilini di Palazzo Castropignano. Questo qui, cioè Carlo Marino, badate bene,  si sta facendo la campagna elettorale con i soldi pubblici. E non succede nulla. C’è veramente da uscire pazzi. Ma noi non perderemo il senno, perchè da tempo abbiamo deciso che più la classe politica locale, più, nello specifico, questo sindaco e questa amministrazione si rendono protagonisti di autentiche nefandezze, rimanendo incredibilmente impuniti sotto ogni punto di vista, nel giudizio degli elettori, ma non solo, più noi denunceremo e indagheremo. Perchè sentiamo questa cosa come un nostro dovere. Onestamente, le istituzioni dello stato ci hanno deluso da tempo per la loro inerzia e anche per una inconfessabile attitudine a riservare un’attenzione, un trattamento non totalmente ortodosso, sicuramente più indulgente rispetto a quello riservato ai non potenti, a chi gestisce le leve del potere e, attraverso queste, fa, letteralmente, il bello e il cattivo tempo, come dimostra  questa ulteriore puntata, siamo arrivati alla sesta, sulla vicenda dei fondi per la comunicazione.

Una decisione, quella di riprendere il filo di una delle tante nostre trattazioni di denuncia sull’uso vergognoso che del danaro pubblico fa il Comune di Caserta, frutto della novità, da noi, per altro, al tempo delle prime 5 puntate  largamente prevista, consistente della ufficializzazione, che siamo in grado di darvi stamattina sul fatto che  una  delle imprese di comunicazione che ruota intorno ad Antonio Napoli, ormai stagionato e affidabile sodale di Carlo Marino, sta curando in questi giorni la campagna elettorale del sindaco, per decisione del quale, un anno fa ha intascato, senza colpo ferire, 163mila euro, appendice dei 550 mila affidati alla gestione di Napoli.