CASAL DI PRINCIPE (g.g.) – Quando si studiano e si approfondiscono gli atti giudiziari, bisogna stare lì, sempre vispi ed attenti, accogliere le sfumature, senza perdere di vista anche quei contenuti apparentemente meno rilevanti ma che, soprattutto quando si possiede una base di conoscenze a monte del fenomeno della criminalità organizzata in ambito territoriale, divengono addirittura più importanti e più interessanti delle narrazioni contenuti nei fini conduttori e principali delle ordinanze o delle informative. Nel lavoro investigativo portato avanti dagli uomini della squadra mobile di Caserta, coordinati dai magistrati della Dda di Napoli, è emerso, come noto, il ruolo cruciale di Eufrasia Del Vecchio, commercialista, ma, soprattutto, sorella di Carlino Del Vecchio, in carcere per omicidio e associazione mafiosa, nonchè boss di spicco del clan dei Casalesi ,capozona delle aree di Santa Maria Capua Vetere e di Capua, e a cui negli ultimi anni 90 i capi di Casal di Principe, di San Cipriano e di Casapesenna consentirono, addirittura, di costituire un gruppo organizzato sul territorio di propria competenza. Una posizione di capo criminale che si esaurì nel novembre del 2000, dopo il feroce omicidio, per il quale Carlino del Vecchio fu condannato insieme all’imprenditore edile di Santa Maria Capua Vetere, Luigi
Dubliano, di Giuseppina Di Fonzo, moglie dell’allora ex presidente del San Tammaro calcio Giovanni Pimpinella. Un fatto di sangue consumatosi davanti alla villetta in cui Giusy di Fonzo e Giovanni Pimpinella abitavano e conseguenza di una lite , avvenuta qualche ora prima, tra Emanuele Pimpinella, al tempo 15enne ed Andrea Dubliano, al tempo 13enne, figlio rispettivamente di Giusy Di Fonzo e dell’appena citato Dubliano. Eufrasia Del Vecchio è, sostanzialmente, la regista dell’ intero sistema delle cooperative sociali che, per anni anni, hanno monopolizzato appalti, affidamenti, ed altri incarichi di committenza pubblica in tutta la provincia di Caserta. La Del Vecchio ha operato stavolta da protagonista anche all’interno di alcune società insieme a personaggi come Massimo Zippo e altri ancora, più volte citati dai collaboratori di giustizia come persone totalmente a disposizione del clan dei Casalesi. La regia di Eufrasia Del Vecchio non è una teoria, ma si basa su fatti oggettivi, visto e considerato che presso il suo studio di Casagiove erano depositate le contabilità di decine e decine, addirittura di centinaia di cooperative della galassia Lagravanese-Capriglione. Il passaggio che ci ha incuriosito particolarmente riguarda il motivo per il quale la Dda ha chiesto e poi ho tenuto l’autorizzazione a perquisire la sede della EDV, la società che la Del vecchio ha voluto denominare utilizzando le iniziali del proprio nome è del proprio cognome. I grossi calibri del meccanismo degli appalti pubblici dei servizi sociali si rivolgevano alla Del Vecchio quando bisognava gestire i conti, a quando c’era da realizzare qualche operazione delicata. E qui ritorna in ballo il nome di Sofia Flauto indagata anch’essa nell’ inchiesta di cui ci stiamo occupando, e, sulla carta di Luigi Lagravanese, personaggio chiave, come già detto, della stessa indagine insieme al suo collega imprenditore Pasquale Capriglione che di Lagravanese è stato socio ai tempi del Consorzio di cooperative Agape, colpito da interdittiva antimafia e messo in liquidazione, manco a dirlo, dal commercialista di fiducia di Pasquale Capriglione, quel Maurizio Pontillo, a sua volta indagato e da noi più volte citato anche per essere stato il mandatario e il tenutario dei conti della campagna elettorale dell’ex sindaco di Caserta Pio Del Gaudio alle Comunali del capoluogo, svoltesi nell’ottobre scorso. La Flauto non è un personaggio minore. Come abbiamo scritto più volte da quando il caso è scoppiato il 10 dicembre scorso con la raffica di perquisizioni coordinate dalla Dda ed effettuate dalla squadra mobile di Caserta. Sì tratta di una persona molto influente all’interno degli uffici della Regione Campania. Grande amica dell’assessora regionale Lucia Fortini cioè della pupilla del governatore Vincenzo De Luca , è stata voluta dalla stessa Fortini al suo fianco come consulente per le politiche sociali svolgendo questa attività nello stesso periodo in cui entrava ed usciva dagli uffici dei Comuni della provincia di Caserta della provincia di Napoli, a partire da quelli del nostro capoluogo. Ciò allo scopo di manipolare, orientare, gli affidamenti e le nomine all’interno degli Uffici di Piano degli ambiti sociali intercomunali . La Flauto si rivolge a Eufrasia Del Vecchio, sorella di Carlino Del Vecchio per alterare la documentazione relativa ad un consiglio di amministrazione in modo che dal verbale ovviamente ed “adeguatamente” taroccato, emergessero contenuti in grado di far lievitare il punteggio della cooperativa Eco riconducibile proprio alla Flauto e comunque nel circuito del marito- ex marito Luigi Lagravanese, al punto da determinare l’aggiudicazione di un lucroso appalto.