LA TRAGEDIA DI BAIA DOMIZIA. Ma quale sfortuna, la curva dov’è morto quel padre di 3 figli segnalata decine di volte al Comune di SESSA

26 Agosto 2018 - 18:02

BAIA DOMIZIA – Non è che possiamo star qui ogni volta a dire che questa che va verso la conclusione è stata una stagione sfortunata per Baia Domizia.

Anche perchè, con tutto il rispetto e con la generosa volontà di non diffondere messaggi allarmistici che possano creare qualche problema al turismo balneare, risulta difficile continuare a dire una cosa che fondamentalmente non è.

Perchè è fin troppo chiaro che nei tre episodi principali, che hanno segnato negativamente l’estate a Baia Domizia, il fattore fortuna, il fato, hanno giocato un ruolo del tutto secondario.

Questo vale per la nottata delle coltellate, per gli incredibili allagamenti e anche per l’ultimo fatto accaduto ieri sera, il più tragico, cioè la morte del 49enne di Maddaloni Domenico Valentino in un incidente in scooter.

Basta guardare i commenti postati in Facebook per rendersi conto che quella di ieri sera era una tragedia tutto sommato annunciata.

C’è chi ha citato una riunione, svoltasi il 5 agosto, quando una donna, una delle proprietarie di casa, aveva previsto tutto questo.

Da quell’incontro era partito l’ennesimo appello all’amministrazione comunale di Sessa Aurunca affinchè si attuasse qualche intervento in via degli Eucalipti.

A preoccupare è stata sempre quella curva pericolosa lungo il viale principale.

E’ stata segnalata decine di volte. Evidentemente, ci doveva scappare il morto ed è successo.

Ieri sera, tra le altre cose, la notte bianca – che ha segnalato presenze anche prestigiose, come quella di Mogol – sì è risolta in una vera e propria orgia del parcheggio selvaggio.

Zero vigili urbani, zero controlli, sbarre condominiali divelte in maniera criminale dai parcheggiatori abusivi (VEDI FOTO). 

Per precisione la sbarra che vedete si trova o meglio si trovava in piazza Paradiso.

Insomma, il sindaco di Sessa Aurunca, area in cui ricade l’aria dell’incidente mortale, ma anche quello di Cellole, che condivide con il primo la potestà territoriale su Baia Domizia, sono assenti.

E d’altronde questo è anche spiegabile, visto che chi protesta è proprietario di casa, di seconda casa, ma non risiede a Baia Domizia e dunque non vota nè a Sessa nè a Cellole, Comuni che però incassano fior di quattrini quale corrispettivo delle tasse locali.

Così Baia Domizia non crescerà. Anzi, è destinata al declino.