LE FOTO CASERTA. Chiesa in festa: il Vescovo Lagnese arriva nel giorno di San Sebastiano. Il programma dell’insediamento

20 Gennaio 2021 - 09:30

CASERTA – Oggi è una giornata particolare per la civitas casertana, perché vi ricorrono due eventi felici: la festa del santo patrono San Sebastiano e l’insediamento del nuovo Vescovo Pietro Lagnese, il quale l’ha voluto significativamente  in questa ricorrenza.

Lo stemma del nuovo Vescovo, con il motto DUC IN ALTUM

Tutto è  preparato a dovere e nella serie di foto che pubblichiamo vi mostriamo la cattedrale addobbata per la funzione e già recante lo stemma che è del nuovo Vescovo ed il manifesto della cerimonia e del suo programma che è stato affisso in città. Al riguardo dello stemma, esso reca il motto DUC IN ALTUM – ossia, Prendi il largo – tratto dall’evangelista Luca nella nota  parabola della pesca miracolosa, la quale così recita: “… [Gesù]  Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti».  E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano“.

IL simulacro ligneo di San Sebastiano che si venera a Caserta nella chiesa dedicata al santo nell’omonimo largo, opera dello scultore ortiseiano Paul Morder Doss che la realizzò nel 1922

 

La cattedrale diocesana parata a festa

CasertaCe.net ha chiesto a Don Franco Galeone, il noto e stimato padre salesiano che per anni ha esercitato il suo ministero e l’insegnamento a Caserta formando generazioni di giovani e che cura, per il nostro giornale, la rubrica religiosa domenicale “Le Omelie di Don Franco”, di stendere un ritratto del santo e di illustrare la venuta di Monsignor Pietro Lagnese nella Diocesi di Caserta.

 

 

 

 

La pregevole pala di San Sebastiano che si venera nel Duomo di Caserta

Questo l’intervento del religioso:

20 gennaio 2021: festa di san Sebastiano martire e ingresso nel nuovo vescovo Mons. Pietro Lagnese

Oltre seimila sono le schede su internet riferite alle immagini di San Sebastiano. È la testimonianza del radicamento di una devozione antica. Il santo fu elevato alla dignità di co-patrono di tutta la diocesi, tant’è che sul frontone del Duomo una sua statua di marmo, opera di scultore ignoto del XVIII secolo, fa da pendant con quella di San Michele Arcangelo.

L’abbondante iconografia del Santo risale al periodo paleocristiano, che ha rappresentato il martire come un uomo vecchio e barbuto, poi è presentato come un giovane raffinatamente vestito; poi in periodo rinascimentale compare, isolato e statuario, legato e trafitto ad una colonna. Nel periodo barocco, scomparse le immagini isolate, si diffondono pitture con scene, come il dipinto del Domenichino, in S. Maria degli Angeli a Roma.

Spesso raffigurato con S. Rocco, parimenti invocato in tempo di epidemia, insieme ai Santi Raffaele, Gaetano e Anna, S. Sebastiano è rappresentato sulla facciata della Cattedrale e poi anche al suo interno nella cappella del SS. Sacramento.

L’iconografia del tribuno dell’esercito romano (di origine milanese, secondo Sant’Ambrogio), vittima della persecuzione di Diocleziano all’inizio del IV secolo, tramanda l’immagine di un giovane imberbe. Unica eccezione per quanto si sa, è la maschia figura dell’ufficiale pretoriano raffigurata dalla statua lignea di dimensioni un po’ maggiorate e attribuita allo scalpello di Domenico Antonio Vaccaro (morto nel 1747). Mons. Laudando la definì “una vera opera d’arte, per l’atteggiamento, l’espressione del volto, l’accurato studio del nudo”.

Secondo il Laudando, il culto di S. Sebastiano a Caserta sarebbe stato introdotto dopo la peste del 680 a Roma e a Pavia. Ed è forse la prima chiesa sorta in Campania con il suo nome. Dopo il morbo che falcidiò la popolazione, gli fu consacrato un altare insieme a S. Rocco nella chiesa parrocchiale di S. Pietro Apostolo nella frazione Talarico. Da solo o in coppia o in trittico con altri taumaturghi, S. Sebastiano compare in numerose chiese e musei. Impossibile un elenco anche approssimativo! Certo è che la sua devozione in Caserta è molto diffusa. Ne fa fede Luigi Vanvitelli, quando in una lettera del 20 gennaio 1756 al fratello don Urbano, annota: “Oggi non si lavora ed è festa generale per la nascita del Re ed è di precetto in Caserta per essere S. Sebastiano protettore della Città”.

La figura di un Santo romano, considerato il terzo patrono di Roma, confermava anche la ferma adesione della chiesa casertana alla politica papale e il sostegno alla causa normanna. Su S. Sebastiano patrono contro peste ed epidemia, sono sorte diverse interpretazioni. Secondo la più accreditata, si tratterebbe di una combinazione tra il racconto della sua passio con elementi biblici e classici: siccome il Santo uscì illeso dal supplizio delle frecce, si sviluppò la convinzione che S. Sebastiano era in grado di spezzare le frecce dei castighi divini.

E’ in questo giorno di festa che Monsignor Pietro Lagnese, nuovo Vescovo di Caserta, si insedia oggi, con una Messa alle ore 18.00. Mons. Lagnese è nato a Vitulazio (CE), nel 1961 ed è stato per 7 anni alla guida della Diocesi di Ischia dal 2013 ad oggi. La nomina di Monsignor Lagnese a Vescovo di Caserta da parte di Papa Francesco è arrivata ufficialmente lo scorso 19 dicembre. Mons. Lagnese succede al Vescovo Giovanni D’Alise, morto lo scorso 4 ottobre a causa del Covid-19, nel pieno della sua missione pastorale, primo Vescovo in Italia vittima della pandemia.

Lagnese ha compiuto gli studi nel Seminario arcivescovile di Napoli “Ascalesi” e nella Pontificia Facoltà teologica dell’Italia meridionale, sezione San Tommaso d’Aquino, dove ha conseguito la licenza in teologia; sacerdote dal 1° maggio 1986, parroco per 26 anni, è stato segretario del Sinodo diocesano, padre spirituale in Seminario, responsabile regionale della pastorale della famiglia. È vescovo dal 2013 quando ha iniziato il suo ministero episcopale a Ischia. E all’interno della Conferenza episcopale campana è delegato per il settore giustizia e pace.

«Il nostro territorio ha tante potenzialità – scrive Lagnese ai casertani nel suo primo messaggio –: la terra, l’arte, ma anche la capacità tutta nostra di accogliere, adattarci e lavorare sodo, ma stenta a decollare. Lavoriamo perciò tutti insieme per il bene delle donne e degli uomini che fanno i conti con tante ferite e contraddizioni … Vengo con la consapevolezza di non essere solo. E chiedo anche a voi, fin da ora, di accogliermi così: sono un povero; non guardate perciò alla mia persona, ma a Colui che io sarò chiamato a rendere presente in mezzo a voi. Sono certo che lo farà innanzitutto la gente semplice, semplice ma ricca di fede: piccoli, nonni, anziani, malati, e tanti altri; quanti nella propria carne portano i segni di una disabilità e, con cristiana sopportazione, fanno l’esperienza della croce». Mons. Lagnese, benvenuto in Terra di lavoro, ti accogliamo con grande rispetto e affetto!  (Franco Galeone)

Al saluto di augurio e di benvenuto a Monsignor Pietro Lagnese si unisce anche CasertaCE.net, perché Egli possa operare con larghi frutti per il bene della comunità casertana.

Il manifesto cittadino dell’insediamento del Vescovo Pietro Lagnese

Questo l’intenso programma dettagliato dell’ingresso del nuovo Vescovo

Ore 09:45: Incontro con alcune famiglie e anziani ammalati;

Ore 11:00: Incontro con il Vescovo emerito Mons. Raffaele Nogaro;

Ore 12:00: Incontro con il Pastore Giovanni Traettino della Chiesa Evangelica della Riconciliazione;

Ore 15:00: Incontro con gli ammalati e il personale medico presso la Cappella dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta;

Ore 15:30: Saluto agli ospiti di Casa Emmaus, sita in via Sud Piazza D’Armi, nei pressi dell’area ex Macrico, Caserta;

Ore 16:00: Incontro con le autorità civili, militari e le associazioni appartenenti alla consulta delle aggregazioni laicali della Diocesi di Caserta, presso il Teatro Comunale Città di Caserta “Costantino Parravano” sito in via Mazzini, Caserta;

Ore 17:00: Incontro Ecumenico, presso l’Istituto “Salesiani don Bosco”, sito in via Roma, Caserta;

Ore 18:00: Celebrazione Eucaristica, presieduta dal nuovo Vescovo presso la Cattedrale sita in Piazza Duomo, Caserta.