Lo scandalo dei concorsi truccati per i posti in polizia eccetera. Due generali alla sbarra, ecco cosa succederà domattina

31 Marzo 2019 - 11:27

CASERTA – Sono quelli dell’algoritmo. 15 indagati che poi sono diventati imputati, nel momento in cui la procura della repubblica di Napoli ha chiesto i loro rinvii a giudizio, che avrebbero truccato concorsi per l’assunzione nelle forze armate e nei corpi di polizia. Truccato, ma anche millantato sicurezze alle famiglie che scuscivano quattrini per l’assunzione dei propri figli.

Sicurezze che poi non si traducevano in risultati reali, leggasi assunzioni.

Domani, lunedì primo aprile, in una delle sezioni gup del tribunale di Napoli, inizierà la maxi udienza premilinare, che, fondamentalmente, sarà chiamata a decidere, al di la del rinvio a giudizio pressochè scontato, sulle istanze, coralmente presentate dagli imputati di essere processati con il rito abbreviato.

L’elenco è significativo. Si parte dal casertano di Capodrise, Giuseppe Zarrillo, in servizio per anni negli uffici dell’Esercito a Capua e già implicato nella precedente indagine dello stesso genere, stavolta da parte della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere e che portò lo scorso 9 agosto al suo arresto.

Si prosegue poi con il generale dell’Esercito Ciro Fiore, 70 anni e l’altro generale Luigi Masiello, 68 anni. E ancora, Fabio Ametrano, 43 anni, Angelo Annunziato, 39 anni, Ciro Auricchio, 26 anni, Stefano Cuomo, 43 anni
Rcco D’Amelia, 29 anni Massimo Di Palma, 50 anni, Giuseppe Claudio Fastampa, 54

anni, maresciallo della Guardia di Finanza, Domenico Fiume, 60 anni, Francesco Interra, 28 anni, Raffaele Russo, 49 anni, Claudio Testa, 50 anni Sabato Vacchiano, 36 anni.