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L’OMICIDIO DI ROMINA DEL GAUDIO. Archiviata l’ indagine sulla lettera inviata a “Chi l’ha Visto?”

8 Giugno 2022 - 17:09

AVERSA (Lidia e Christian de Angelis) Il caso dell’omicidio della 19enne Romina Del Gaudio, torna a far parlare di se. Infatti dopo la svolta che sembrava vicina, a seguito della lettera giunta a Chi l’ha Visto di rai 3, nel 2019, ora arriva la decisione della magistratura di archiviare detta indagine. Quindi dopo 18 anni la famiglia non ha avuto ancora le risposte che cercava e il colpevole è ancora a piede libero, impunito per tale grave reato. Ad annunciare la notizia la stessa nota trasmissione Chi l’ha visto? che scrive “Romina Del Gaudio, diciotto anni senza #giustizia: Dopo l’archiviazione della nuova indagine sulla lettera a “Chi l’ha visto?” resta avvolto dal mistero il caso della ragazza scomparsa ad Aversa, dove doveva vendere porta a porta contratti telefonici. I resti ritrovati tre mesi dopo, in un bosco alle spalle della vecchia reggia borbonica di Carditello, a San Tammaro. Un pensiero affettuoso alla mamma Maria Grazia, che si è battuta fino all’ultimo giorno di vita per conoscere la verità. Qualcuno ha informazioni utili?”

Nel 2019 grazie alla lettera giunta in trasmissione emersero ulteriori notizie e misteri circa l’omicidio di Romina Del Gaudio, ci potrebbe essere la mano di un uomo responsabile di un altro omicidio, quello di Cinzia Santulli, sorella dell’avvocato Raffaele e del consigliere comunale Paolo. Ieri durante la nota trasmissione di Rai 3, Chi l’ha visto?,  sono stati resi noti ulteriori dettagli circa l’omicidio della bellissima Romina e il nesso con l’assassino di Cinzia, infatti è stato intervistato il consigliere comunale di Aversa Paolo, sulla vicenda della sorella. L’auto indicata nella lettera anonima a chi l’ha visto appartiene al familiare di un uomo accusato dell’omicidio di una donna ad Aversa nel 1990, assolto nel processo penale, ma condannato in sede civile. Infatti secondo il racconto della lettera anonima giunta alla redazione della trasmissione il giorno della scomparsa della giovane Romina, e dell’omicidio il 4 giugno 2004, si descrive l’auto che in Piazza Magenta ad Aversa con un uomo a bordo infastidiva e insidiava la giovane vittima, seduta sulla panchina intorno alle 14 e 30 circa, poi si è avvicinato un altro uomo, padre di quello in auto, e il testimone autore della lettera ha reso noto la targa della vettura che ha segnato su un foglietto. Dalla targa si è risaliti al proprietario della vettura che risulta essere il padre di Ludovico S. condannato in sede civile per l’omicidio di Cinzia Santulli, ma non in sede penale, visto che la Corte di Assise di SMCV il 26 febbario 1994, lo assolve per insufficienza di prove e non perchè il fatto non sussiste, un caso paradossale di ingiustizia, e se fosse lui l’autore del secondo omicidio avvenuto con una serie di coltellate stesso modus operandi dell’omicidio Santulli, la giustizia ha fallito, poichè non ha fermato un soggetto pericoloso, che libero avrebbe commesso lo stesso reato privando della vita un’altra donna, una giovane amata e ben voluta da tutti che stava lavorando per crearsi un futuro. La trasmissione lancia nuovi appelli a chi sa o ha notizie utili per risalire all’autore dell’omicidio.