MARCIANISE. Il sindaco Trombetta si auto smaschera. Perchè ora è sicuro che col caso Fulvio Tartaglione-110 rischia di pagare di tasca sua centinaia di migliaia di euro col copyright Corte dei Conti

30 Dicembre 2023 - 18:54

Avevamo creduto ingenuamente ad un primo cittadino resipiscente. E invece, prigioniero com’è delle mire e degli obiettivi di potere e di gestione dei vari Pasquale Salzillo, Angelo Piccolo, Tommaso Colella e compagnia, non ha fatto una sola sciocchezza ma ne ha fatte due nel momento in cui ha scritto nel suo decreto che la nomina di Fulvio Tartaglione durerà solo 30 giorni in attesa del vincitore del lucrosissimo avviso pubblico ai sensi dell’articolo 110 del Tuel

MARCIANISE(g.g.) Il nostro problema, persistente nonostante tutto quello che raccontiamo ogni giorno, è quello di credere negli esseri umani parafrasando una nota canzone di Marco Mengoni. Credevamo, infatti, dopo averlo letto un po’ velocemente che il decreto del sindaco di Marcianise Antonio Trombetta rappresentasse un ritorno alla ragione, alla logica, ma in realtà anche e soprattutto alla legalità. Ritenevamo che la nomina di Fulvio Tartaglione, ingegnere e dirigente del Comune di Marcianise, a capo del terzo settore (lavori pubblici) e del quinto settore (urbanistica e ci aggiungiamo il sodo, cioè le concessioni edilizie) rappresentasse una soluzione stabile, definitiva.

E invece no. Abbiamo, poi, letto meglio e bene e ci siamo accorti che l’incarico è solo a tempo determinato, anzi, a tempo stra-determinato: un

solo mese, a partire da mercoledì prossimo, 3 gennaio. Ciò, scrive il sindaco Trombetta, nelle more della realizzazione del concorso per l’assunzione del nuovo dirigente del settore lavori pubblici e nelle more della selezione definitiva di un nuovo responsabile dei procedimenti nella Ripartizione Urbanistica a tempo determinato e ai sensi dell’articolo 110 del Testo Unico degli enti locali, che vi mettiamo solo il LINK QUI, perchè onestamente di spiegarvelo per la millesima volta, ci siamo realmente rotti the marrons.

Qui dobbiamo spendere la strada veloce, perchè se ripetiamo a denunciare la china pericolosissima, imboccata dal sindaco Trombetta e dalle segretaria comunale, anzi diciamocela tutta, segretaria ancillare Maria Carmina Cotugno, ci allunghiamo troppo e nessun risultato si ottiene, tanto, questi qu , da un orecchio gli entra e dall’altro gli esce. E questo sarà fin quando qualche autorità di magistratura si sveglierà dal letargo e magari interverrà.

Un passaggio però, dell‘articolo 110, ci serve proprio di pubblicarlo. Si tratta dell’iniziale cioè del comma 1 che così dispone: “Lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, possa avvenire mediante contratto a tempo determinato.”

Embè? Questo articolo non dice niente, non vieta di fatto nulla, lascia mani libere. No, non è così. Il Testo Unico, infatti, è diventato realmente legge e si è modellato come tale con tutto il percorso successivo di interpretazione e di applicazione giurisprudenziale.

Ma prima che la giurisprudenza facesse il suo lavoro, qualcosa in più è stato scritto in un altra legge approvata ad un anno di distanza dal Tuel, ossia dal decreto legislativo 165/2001, definito quale contenitore “di norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni”

L‘articolo 19 comma 1 bis così recita testualmente: “L’amministrazione rende conoscibili, anche mediante pubblicazione di apposito avviso sul sito istituzionale, il numero e la tipologia dei posti di funzione che si rendono disponibili nella dotazione organica ed i criteri di scelta; acquisisce le disponibilità dei dirigenti interessati e le valuta.”

E anche qui il profano non riesce a raccapezzarsi non riesce a scorgere vincoli e requisiti per l’applicazione dell’articolo 119 del Tuel e dunque di un’assunzione a tempo determinato di un soggetto che svolga funzioni di dirigente o di alta specializzazione.

Dal 2001 ad oggi, la giurisprudenza ha chiarito in maniera inequivocabile come e quando si può sviluppare un avviso pubblico ai sensi dell’ articolo 110 del Tuel e quando questo non si può fare.

Insigni giuristi hanno certificato e fotografato l’attuale stato delle cose non citando, con rispetto parlando, un giudice di terza schiera che lavora in un ex Pretura, ma citando la Corte dei Conti, capito sindaco Trombetta la Corte dei Conti, la quale, non a caso conoscendo i suoi polli e i vergognosi mercanteggiamenti della politica, che nei palazzi va a fare i cazzi suoi e non quelli dei cittadini, ha stabilito regole chiare.

Ne prendiamo una a caso, precisamente la cioè la deliberazione n 37 aprile 2019 sezione regionale per il Veneto della Corte di Conti:: “gli incarichi esterni devono far fronte a esigenze eccezionali e temporanee che non possono in alcun modo coprire i fabbisogni ordinari e le esigenze di carattere duraturo

Questo per citarne uno tra i più recenti. Pronunciamento mai contestato e mai modificato, nè da altre sezioni regionali nè dalla Corte dei Conti nazionale che dunque, quando viene adita su questioni di questo genere, valuta se l’utilizzo improprio e diciamolo pure illegale dell’articolo 110 abbia prodotto o meno un danno erariale.

Torniamo al sindaco Trombetta e al suo decreto, il numero 22, el 21 dicembre scorso quello della nomina per trenta giorni di Fulvio Tartaglione al capo del terzo e quinto settore: “(…) di dare atto che per il presente incarico non sarà corrisposto alcun compenso aggiuntivo”

In poche parole Fulvio Tartaglione potrà tranquillamente svolgere la sua funzione, acquisita ricordiamo come punizione ad opera della precedente amministrazione di Antonello Velardi, di dirigente al settore cultura, così come noi abbiamo sempre sostenuto, affiancando allo stesso le funzioni di dirigenti dei lavori pubblici e dell’urbanistica.

E’ lo stesso sindaco, ripetiamo, che lo sostiene. Ecco perchè avevamo ritenuto che Antonio Trombetta avesse recuperato la ragione e le ragioni delle legalità.

Mettiamo che, di qui a un mese, arrivi la nomina del nuovo dirigente all’urbanistica ai sensi del 110 del Tuel. Mettiamo pure che questa possa gratificare un funzionario interno, come Aniello Iuliano o Andrea Di Caprio, arrivati, leggiamo, alla stretta finale, ammessi all’ultimo step . Rispetto allo stipendio che introitano oggi aggiungerebbero molti soldi in più e questi sodi non li tirerebbero fuori dalla tasca il sindaco Trombetta e la segretaria Maria Carmina Cotugno bensì i marcianisani. Non ne parliamo proprio, se ad aggiudicarsi la procedura fossero un paio di professionisti esterni, precisamente Francesco Mattiello e Michelangelo Sullo, i quali, parimenti a Iuliano e a Di Caprio, hanno superato il colloquio che, non vogliamo infierire, è stato condotto da una commissione con un solo componente tecnico, un ingegnere arrivato dal Comune di Acerra, il resto cioè gli altri 3 componenti zero competenze in materia urbanistica e in materia di lavori pubblici. La presidente che non poteva non essere in quanto ciò è previsto dalla legge e dal regolamento degli uffici e dei servizi del Comune di Marcianise, Maria Carmina Cotugno, ma anche ma anche da Franca Nubifero, laureata in giurisprudenza al pari della Cotugno e dal dirigente del settore economico- finanziario , lo sparanisano Salvatore Fattore. Ed è stata questa commissione a condurre i colloqui ad epilogo dei quali ha promosso e bocciato architetti e ingegneri giudicati da un solo tecnico e da altri 3 componenti che di urbanistica e di lavori pubblici non sanno una cippa

Da questa commissione i selezionati passeranno ora al colloquio con il sindaco che di professione ha fatto il medico condotto. Insomma, l’intera procedura per una delicatissima e lucrosissima assunzione di un dirigente dell’urbanistica e dei lavori pubblici ex articolo 110 del Tuel, è stata realizzata alla presenza di un solo tecnico, di un esperto in economia e finanza di due laureati in giurisprudenza e per l’appunto, di un medico condotto. Poi vi lamentate quando noi scriviamo che si tratta di pastette, di cose già decise prima perchè è impensabile che un ingegnere arrivato da Acerra sia stato lui, da solo, a stabilire il destino dei partecipanti ad un avviso pubblico ad altissima specializzazione tecnica. Di fronte a queste cose, ci spiega, sindaco Trombetta che cosa dobbiamo scrivere noi di Lei che pur di mantenere quella fascia , che pur di vivere l’emozione di rimirarsi la mattina nello specchio, sta avallando di tutto e di più prendendosi addirittura la responsabilità di firmare di suo pugno decreti nell’interesse di un centro di potere della sua amministrazione che nega addirittura , caso unico in Italia, la duplicazione delle concessioni edilizie attribuite nella sezione amministrazione trasparente del sito istituzionale.

Trombetta, lei ha nominato Fulvio Tartaglione. Lo ha fatto perchè ha dichiarato di avere nel suo organico un dipendente con tutti i requisiti per svolgere le funzioni di dirigente del terzo e del quinto settore. E, badi bene, lei ha scritto, lei non noi, che questo dipendente garantirà il suo servizio a costo zero. Ora, potranno passare 6 mesi o 1 anno o anche 2, per attendere l’esito dell’esposto che necessariamente ma la minoranza dovrà presentare alla Corte dei Conti e la Corte dei Conti non potrà non sanzionarla, facendo tirar fuori a lei, sindaco Trombetta i soldi della differenza tra il costo zero di Fulvio Tartaglione e quello che sarà costato alle tasche dei contribuenti marcianisani l’assunzione di un 110 che deve arrivare li solo per fare il bravo, non aprendo nessun confronto, nessuna dialettica con i signori Pasquale Salzillo, Angelo Piccolo e Tommaso Colella. Sono venuti nel suo ufficio per minacciarla politicamente. E’ venuto De Martino e lei invece di dirgli che da questo momento in poi avrebbe rispettato la legge, lo ha rassicurato dicendogli pressappoco così: stai tranquillo, tanto è solo per un mese, poi facciamo il 110. Se ha forza concettuale, argomentazioni giuridiche, serie, da opporre a questi articoli, venga fuori sindaco Trombetta, venga nella redazione di CasertaCe e accetti una video intervista di quelle serie però, non quelle a marchetta con corrispettivo di pagamento. Lei pensa che scrivendo in Facebook che noi sosteniamo sciocchezze senza spiegare ed argomentare quali siano queste sciocchezze, crede che possa cavarsela? Pur di tenere in piedi il baraccone di Pasquale Salzillo, dei due fratelli Piccolo, di Pino Riccio, di Tommaso Colella lei, sindaco, si sta cacciando in un vicolo cieco, perchè presto la Corte dei Conti dovrà necessariamente intervenire su queste nefandezze che solo lo stomaco d’acciaio che ci siamo fatti negli anni, ci permette di narrare.