MARCIANISE. Questo è proprio no limits: un altro schiaffo alla Prefettura. Velardi si intitola la stabilizzazione Lsu, che è tutto merito di Michele Lastella

3 Dicembre 2020 - 11:57

MARCIANISE – Non è che la partenza del governo “Velardi 2” sia stata granché, tra Covid e polemiche destinate sicuramente a rinfocolarsi al più presto.

La valutazione sulla partenza flop, o al minimo molto evanescente, della sindacatura prodotta dall’esito del ballottaggio del 4 e 5 ottobre scorsi, non appartiene a un punto di vista espresso su fatti e situazioni che al giudizio possono arrivare solo attraverso premesse soggettive, ma dall’ennesima evidenza di fatti che nessuno potrà contestare.

Ieri, per esempio, la notizia del giorno, che il sindaco Antonello Velardi ha comunicato alla città, è in pratica una patacca.

“Entro fine anno stabilizzeremo i Lsu”. Questo ha scritto sul suo sito, appropriandosi di fatto di un obiettivo che, fosse dipeso da lui e dal modo con cui ha amministrato la città fino a quando il consiglio comunale non l’ha sfiduciato, non avrebbe raggiunto.

Perché se oggi gli Lsu si avviano a vivere un momento di meritata affermazione dei loro obiettivi professionali, questo si deve solo alla Prefettura di Caserta, al viceprefetto vicario Michele Lastella, che da commissario del Comune di Marcianise ha realizzato, in 9 mesi, ciò che Velardi non ha neppure abbozzato in 3 anni e mezzo.

Perché non era scontato questo epilogo sugli Lsu. Bisognava trovare i soldi e occorreva inserirli nel Bilancio di Previsione.

In quello dell’anno 2020, che reca la firma in calce di Michele Lastella, questi fondi erano appostati e vincolati a questa destinazione.

Aver annunciato questa notizia senza spiegare come si sia arrivati al raggiungimento dell’obiettivo ha rappresentato un caso tecnico di mistificazione.

Tecnico perché questa parola, che molto si usa nel dibattito e nella più accesa dialettica tra politici, diventa, in questo caso, tornando al nostro assunto iniziale, fatto di per sé oggettivo.

Breve sillogismo: il commissario Lastella individua i fondi, li inserisce nel Bilancio di Previsione, approva lo stesso con i poteri della giunta comunale e poi, definitivamente, con quelli del consiglio.

Dopodiché il sindaco Velardi, tornato al governo ad ottobre, aggiunge questa informazione a diverse altre che ha dato nei primi suoi diari e che ugualmente ascrivevano ad una sorta di efficienza alla Speedy Gonzales certi obiettivi di cui oggi, se la città di Marcianise può usufruirne, è solo in quanto ha avuto la possibilità di essere amministrata da un commissario prefettizio.

E allora, come la vogliamo chiamare la scelta di non fare alcuna menzione del ruolo avuto dalla gestione di Michele Lastella? Al di là di quelle che possono essere le misere e miserabili questioncine di ordine personale, questo racconto mistifica, nella sua esposizione letterale, dunque non per effetto di una sua valutazione soggettiva, la verità dei fatti.

Il 50,8% dei marcianisani deve affiancare l’altro 49,2% in un’attività di vigilanza, perché questo qui non è che abbia dei freni inibitori che possano fissare un limite di decenza rispetto a una corretta manifestazione della sua funzione istituzionale.

Avremmo anche usato il termine disinformazione, ma a colui che un tempo parlava di giornali criminali, di direttori criminali incarcerati, non si può formulare questa contestazione.

Lui è un giornalista licenziato per giusta causa da “Il Mattino”. E un licenziato per giusta causa da “Il Mattino” non può essere oggetto di un confronto critico su quella che informazione è e quella che informazione non è.