MARCIANISE. “Spazio Corrosivo” come la goccia cinese che solcherà la roccia: cenacolo culturale e palco democratico

9 Ottobre 2018 - 09:00

MARCIANISE (Maria Concetta Varletta) – Esiste, a Marcianise, una realtà chiamata Spazio Corrosivo. Molto più di un’associazione com’è comunemente intesa, molto più di uno spazio collettivo com’è comunemente fruito.

Spazio Corrosivo si configura come un’esperienza straordinariamente peculiare per la città: un cenacolo culturale, un ritrovo per menti affamate di confronto.

L’associazione ha varato e porta avanti da più di un anno, in maniera continuativa e sistematica (tutti i venerdì sera) il progetto delle “Letture sull’amaca”: un palco per chi necessita di condivisione culturale.

Assegnato democraticamente: chiunque abbia un’idea, un’esigenza comunicativa, qualcosa da dire o da fare, può chiedere di salire sul palco ideale (o, all’occorrenza, “in pedane ed ossa”) del cortile meraviglioso o delle stanze di Palazzo Grimaldi in via Foglia.

Mimmo Rosato

Mimmo Rosato, uomo di cultura, voce profonda ed eloquio magistrale, è il motore dietro la rassegna delle letture, chiaramente supportato da un’associazione di persone – si ritengano citate – che si spende volontariamente affinché tutto sia ospitale e ben organizzato.

L’ultima lettura in ordine cronologico è degna di nota (ma lo sono tutte): Michela Merola, tutta ricci e passione, ha portato a Marcianise la sua scrittrice preferita, Antonia

Storace.

Quanta bellezza può esserci in una stanzetta stipata di persone, strette strette perché fuori la pioggia avrebbe potuto sorprenderle da un momento all’altro, assorte e concentrate sulla lettura (bravissime e accorate la stessa Michela e l’altra lettrice, Teresa Perretta) di alcuni passi del libro “Donne al quadrato” e dei brani inediti del nuovo lavoro editoriale, prossimo all’uscita, della Storace.

Con la fluidità di un fiume che scorre nel suo letto, la lettura e la discussione che ne è conseguita hanno toccato temi importanti, pur non originali (tra gli altri, l’amore in diverse delle sue sfaccettature, anche quelle malate), senza affettazione alcuna.

È strano, pensandoci adesso mentre scrivo, che io non abbia mai chiesto quali fossero l’origine e la ragione della denominazione “Spazio Corrosivo”.

Ciò che è evidente è che ci hanno preso in pieno: corrodono davvero, come la proverbiale goccia cinese che arriverà a solcare la roccia, questa scorza dura – ma, va detto, estremamente porosa agli stimoli della cultura – della città di Marcianise.