Morì dopo il parto. In aula al processo sfilano i testimoni: carabinieri e congiunti della vittima

22 Maggio 2018 - 19:56

GRICIGNANO D’AVERSA – Si è tenuta ieri un’altra udienza del processo che vede imputati 14 medici, di due diverse strutture ospedaliere (San Giuliano di Giugliano e la clinica Pinetagrande) per la morte di Francesca Oliva, 29enne di Gricignano d’Aversa, e dei due dei tre feti che portava in grembo. I familiari delle vittime, costituiti parte civile, sono rappresentati dagli avvocati Raffaele Costanzo e Francesco Lettieri. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giuseppe Stellato, Claudio Sgambato e Giovanni Abbate.
Sono stati ascoltati davanti al giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere – dott.ssa Roberta Carotenuto- i carabinieri di Castel Volturno e di Giugliano in Campania che hanno svolto le indagini a seguito della denuncia dei familiari della donna, sporta dopo la morte avvenuta il 24 maggio presso la clinica Pineta Grande.
Inoltre sono stati escussi anche Alessandro Puca marito di Francesca e la cognata Immacolata Tessitore i quali hanno ripercorso le fasi del decorso clinico di Francesca dal giorno del primo ricovero per l’intervento di cerchiaggio avvenuto l’8 maggio 2014 fino alla notte del decesso, periodo durante il quale la donna non ha mai smesso di accusare dolori e febbre alta, sintomi di un’infezione in atto.
La prossima udienza è prevista per il 29 giugno prossimo per escutere altri tre testimoni: Gabriele Vallefuoco  (medico Pinetagrande);  Concetta Pagano  (cognata di francesca); Annamaria Tessitore  (zia di francesca). Il 14 settembre prossimo sarà invece ascoltato il perito, Prof. Giuseppe Martinelli e, a seguire, i consulenti delle parti.