Muore dopo un incidente sul lavoro. Chiesta la condanna per 3 imprenditori

31 Maggio 2018 - 10:29

MARCIANISE – Un ingegnere ed un perito elettrotecnico, di due diverse società primarie che operano nel settore dell’energia solare ed alternativa (l’Hagitron srl  e la Simec Sistem srl )  caddero rovinosamente al suolo. Tutto ciò avvenne a Marcianise il 25 ottobre 2010, presso gli stabilimenti della Bd Bulloneria Dati srl, che opera nel settore delle lavorazioni meccaniche.

Perse la vita in quella circostanza il perito elettrotecnico Renato Uccella, 58enne di Capodrise, a causa delle complicanze causate dalle lesioni gravissime riportate. Invece l’ingegnere Salvatore Tranchese miracolosamente si salvò.

Il tutto avvenne a seguito di sopralluogo tecnico dei due in una cabina elettrica presso una ditta della zona industriale di Marcianise, la Bd Bulloneria Dati srl.. Lo scopo del sopralluogo era di verificare se vi erano le condizioni sulla fattibilità dell’installazione di un impianto fotovoltaico. Poi i due tecnici salirono attraverso una scaletta interna ed un lucernaio sul solaio a copertura con pannelli del tetto trasparenti di un edificio. Erano senza i sistemi di protezione.

Mercoledì, a distanza di quasi otto anni da quel tragico evento mortale, il processo al Tribunale di Caserta, giudice Antonio Riccio, è arrivato ad una svolto dopo una lunghissima istruttoria.

Fino a tardi l’ultima udienza dibattimentale, un’articolata requisitoria e pesanti richieste di condanna del pm della Procura sammaritana Giuseppe Orso che, nei confronti dei datori di lavoro delle società coinvolte nella vicenda, ha chiesto la pena del carcere. Se vi erano i sistemi di sicurezza e le misure di protezione individuali e collettive questo non sarebbe avvenuto, ha sottolineato il pubblico ministero.

Per Mario Paliotto chiesti 4 anni di carcere (l’imprenditore è difeso dagli avvocati Maurizio e Carlo Frojo); per. Ferdinando Avollone chiesti 4 anni e 6 mesi di carcere (il titolare della Simec è difeso dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo); per l’imprenditore Antonio Villani (titolare della Ditta G.T. srl di Somma Vesuviana) e per il perito Vincenzo Podestà (responsabile tecnico della B.D. Bulloneria Dati) chiesti 2 anni e sei mesi di carcere (difesi dall’avvocato Michele Ragosta).

Il pubblico ministero al termine della discussione della sua tesi di accusa ha chiesto al giudice anche di trasmettere gli atti al suo ufficio nei confronti del titolare della Ditta Hagitron, Vincenzo D’Elia, la cui posizione precedentemente era stata archiviata, in quanto sono emersi nuovi elementi di accusa a suo carico. Nelle successive udienze dinanzi al tribunale di Caserta, previste nel prossimo mese di luglio, sono state programmate le discussioni dei difensori e la sentenza.