“Alpini del cazzo! Non valete niente”. La Cassazione conferma la condanna per un Caporale che aveva offeso dei sottoposti in servizio

9 Gennaio 2019 - 16:56

CASERTA – Una condanna ad una pena di lieve entità ma che potrebbe diventare una macchia indelebile sulla carriera del Caporal Maggiore A.C., di Caserta, dopo la decisione della Cassazione sul ricorso presentato dal militare dopo la sentenza della Corte militare d’appello emessa il 19 settembre 2017 che ha confermato la sentenza la condanna del Tribunale militare di Napoli del novembre 2016. Il caporale è stato condannato a 4 mesi  e 15 giorni di reclusione militare per aver ingiuriato dei propri sottoposti.

Era il 22 ottobre del 2011 e nei pressi del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere si sentì urlare: “Alpini di merda, Alpini del cazzo, vi trovate a Bolzano, perché non avete educazione, vi trovate negli Alpini, perché non valete niente e non siete in grado di fare questo tipo di lavoro al sud – continua il Caporalese voglio vi faccio tornare a Vipiteno a calci in culo“. Queste parole, ritenute offensive e minacciose, furono rivolte nei confronti dei militari che stavano svolgendo il servizio di sorveglianza dell’ufficio giudiziario.

Il caporale Maggiore, dopo sentenza di condanna dai giudici del tribunale e confermata in Appello, ha fatto, come scritto in precedenza, ricorso in Cassazione impugnando la decisione. I giudici dell’organo al vertice del potere giudiziario dichiarato inammissibile il ricorso, sancendo la colpevolezza del militare.