Oggi i funerali della studentessa 14enne. Indagini sui genitori alla luce del (sottovalutato) esposto della ex preside della Lorenzini
10 Gennaio 2025 - 12:16
Appuntamento alle 16 nella chiesa del Buon Pastore, il cui oratorio Rebecca frequentava e che era tra i pochissimi luoghi che poteva raggiungere nelle ore extra-scolastiche
CASERTA (G.G.) – Proseguono le indagini della Procura della Repubblica di S.Maria C.V. sulla morte della 14enne Rebecca Marziani, che ha deciso di morire gettandosi da un balcone della sua abitazione in zona via Laviano.
Un gesto che seguiva altri tentativi dello stesso tipo, uno dei quali, qualche mese or sono, quando un militare dell’Esercito riuscì a spostarla all’ultimo momento dai binari ferroviari di via Unità d’Italia.
L’obiettivo dei magistrati è quello di stabilire se il trattamento familiare riservato alla ragazza abbia potuto essere determinante nella sua morte. La condizione di Rebecca era nota sia ai compagni di scuola e ai suoi docenti del liceo Diaz, dove frequentava il primo anno, sia ai loro colleghi della scuola media Leonardo-Lorenzini, frequentata fino all’anno scorso e dove, a quanto pare, Rebecca avrebbe compiuto atti di autolesionismo provando a tagliarsi le vene.
C’è un punto fondamentale su cui gli inquirenti stanno operando: se, infatti, i dirigenti e docenti del Diaz hanno cercato di dialogare invano con i genitori della ragazza, la dirigente scolastica della Leonardo-Lorenzini Fabiola Del Deo aveva presentato una formale denuncia alle forze dell’ordine e ai Servizi Sociali del Comune di Caserta relativa sempre al contesto familiare in cui la ragazza viveva. A quanto pare, infatti, sua madre, di nazionalità polacca, cattolica integralista, non aveva accettato quella che è, per gli spiriti solo sufficientemente illuminati, un fatto normale, ossia la scoperta di una propria identità divergente dal genere biologico.
Una condizione conosciuta e vissuta con la massima naturalezza dai compagni di scuola e su cui le autorità scolastiche sarebbero state costrette a intervenire dopo essere venuti a conoscenza delle costrizioni inflitte alla ragazza, alla quale sarebbe stato tolto anche il cellulare con forte ridimensionamento della sua possibilità di socializzazione al di fuori dell’orario di lezione.
Non è improbabile, dunque, che la dirigente scolastica Del Deo, che oggi non opera più a Caserta bensì a Carinaro, sia stata già ascoltata dai magistrati della Procura.
Intanto, oggi pomeriggio alle 16, nella chiesa del Buon Pastore nel cui oratorio spesso Rebecca Marziani si recava, forse perché i genitori consideravano quel luogo rassicurante per loro, non certo per la figliola, dei cui pensieri non si sarebbero mai seriamente occupati, secondo quello che traspare dalla denuncia della dirigente Del Deo.
Sarà presente una delegazione del Liceo Diaz e della scuola Lorenzini.