ORDINE DEGLI AVVOCATI. La commissione elettorale esclude le candidature di Angela Del Vecchio e di altri due. Sono ineleggibili perchè…

25 Gennaio 2019 - 10:34

CASERTA(Gianluigi Guarino) Dopo una lunga riflessione, la commissione elettorale dell’Ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere, ha deciso che l’articolo 3, comma 3 della legge Falanga, va applicato in maniera retroattiva, adeguandosi, cioè, a una recente decisione della Corte di Cassazione la quale si era pronunciata sul ricorso presentato da un avvocato di Agrigento, su una posizione espressa dal consiglio nazionale dell’Ordine contrario alla retroattività (CLICCA QUI PER LEGGERE IL NOSTRO ARTICOLO).

Definito il principio, e stabilito che 2 dei 5 avvocati che avevano superato il periodo di esercizio nel consiglio dell’Ordine stabilito come limite per la non ricandidabilità (due mandati) si erano ritirati dalla contesa (Franco Buco e Rosaria Raucci) la commissione elettorale ha accesso il semaforo rosso alle candidature di Angela Del Vecchio, Antonio Mirra, che non è il sindaco di Santa  Maria Capua Vetere e Patrizia Manna.

Inutile dire che questa storia fa rumore perchè ha coinvolto Buco e la Del Vecchio, cioè due pezzi da 90 dell’Ordine degli avvocati, due che hanno strutturato la loro vita professionale, dedicandosi fondamentalmente e in via quasi esclusiva alla gestione ordinistica e non alle aule dei tribunali.

Si diceva del ritiro di Buco. L’ha fatto, ma, questo è un assist che non possiamo non raccogliere, la ciambella non gli è riuscita col…buco, visto che il suo atto risale al 14 gennaio e il tentativo di inserire il figlio al suo posto, non è riuscito, salvo poi, dopo un iniziale scoramento, ringalluzzirsi, non rinunciare, da presidente reggente dell’Ordine, a mettersi a capo della commissione elettorale, incaricata di valutare le posizioni della sua acerrima rivale Angela Del Vecchio e di altri due avvocati. Ora, va da se che se uno ha deciso di ritirarsi dalle elezioni in quanto si ritiene ineleggibile ai sensi della legge Falanga, non è che abbia bisogno di un’istruttoria o di un approfondimento conciliare per portare, in partenza, per giunta da presidente, nella citata commissione elettorale, una posizione in realtà già maturata e anche certificata in sede extra commissione, prescindendo da questa e, per di più, determinata da una questione personale, dalla sua stessa posizione di candidato.

Un candidato che, ab origine, al tempo in cui le candidature sono state presentate, era più o meno ineleggibile, cioè viveva sulla sua pelle, raccordandola al proprio interesse personale, la questione della ineleggibilità e, dunque, della candidabilità.

Da lunedì, 28 gennaio, fino a giovedì 31 gennaio un unico seggio elettorale, a Santa Maria Capua Vetere, accoglierà gli avvocati che voteranno, tra 4 liste in lizza, il nuovo consiglio.

Per quanto riguarda la Del Vecchio, ben si conoscono le sue ultime vicissitudini. La tanta acqua portata al mulino dello stesso Franco Buco, del presidente uscente Grillo, il quale, al contrario di Buco, è riuscito a candidare sua figlia, Alessandro Diana e company, salvo poi essere stretta dai medesimi che, considerandola troppo invadente e troppo ambiziosa, l’hanno sostanzialmente cacciata dalla maggioranza.

La Del Vecchio probabilmente aveva avvertito il pericolo dell’ineleggibilità. E, forse, anche per questo si era dimessa a metà consiliatura. Metà, più un poco. Ed è proprio quel poco, quel tempo eccedente rispetto al 50% dei 4 anni che rende compiuto, ai sensi della legge Falanga, un intero esercizio di consiliatura, che, nel caso della Del Vecchio, sommato al primo, precedentemente svolto, ha creato quel motivo di ineleggibilità, sancito ieri dalla commissione elettorale, presieduta, ripetiamo, da Franco Buco, cioè da uno direttamente collegato alla questione giuridica di cui si dibatteva, in puro “bancarella del torrone style”, come del resto, ormai costume consolidato di un Ordine degli avvocati oggi ampiamente screditato proprio da queste guerricciole combattute, peraltro, mai incrociando il ferro faccia a faccia, ma con larga profusione di colpi bassi, pugnalate alle spalle e chi più ne ha, più ne metta.

Seguiremo gli eventi nelle prossime ore.