MARCIANISE. Paride Amoroso ancora nei guai: è accusato di aver sottratto 73.500 euro in buoni pasto. Ora rischia il processo militare

16 Ottobre 2018 - 13:16

MARCIANISE – Il Corriere della Sera, nella sua edizione di ieri, ha dato notizia di una nuova vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’ex consigliere comunale di Marcianise Paride Amoroso.

Stavolta è finito nel mirino della Procura Militare: l’accusa è peculato aggravato e continuato.

La notizia è finita sul ‘Corrierone’ soprattutto per un motivo: il presunto peculato lo avrebbe compiuto quando era ancora in servizio nel gabinetto del ministero della Difesa, precisamente, aggiungiamo noi, vicino all’allora sottosegretario Gioacchino Alfano.

Secondo l’accusa, dalla poltrona occupata all’interno dell’Ufficio segreteria generale del gabinetto del ministero della Difesa, è riuscito a impossessarsi di ben 14.228 buoni pasto senza averne alcun permesso. In assenza del quale ha provocato all’amministrazione militare un danno di 73 mila e 500 euro.

Questa accusa, che al momento ha determinato solo lo status di indagato per Amoroso, si avvia a diventare oggetto di una richiesta di rinvio a giudizio che, con ogni probabilità, di qui a poco, sarà presentata dal Pm della Procura Militare Antonella Masala. A quel punto Amoroso diventerà un imputato.

L’indagine, a quanto pare – anche se noi non abbiamo letto il dispositivo della stessa – non è riuscita ancora a stabilire l’utilizzo che dei buoni Amoroso ha fatto.

Mentre, risulta abbastanza chiara la ripartizione temporale di questa presunta attività criminale: tutti i buoni pasto sono stati sottratti nel triennio tra il 2015 e il 2017.  Secondo l’accusa, tra i buoni pasto realmente utilizzati e quelli invece rendicontati esisterebbero delle incongruenze, così ricostruite dalla Procura: nel 2015 Amoroso avrebbe documentato di aver fatto circolare 2.394 ticket in più rispetto a quelli risultanti dagli acquisti del personale presso i bar.

Costo in più sostenuto dall’amministrazione: 16 mila euro.