Paziente chiede risarcimento all’ASL. Spesi già i primi 4 mila euro per l’incarico a un avvocato di CASERTA

7 Novembre 2025 - 17:10

CASERTA – L’Azienda Sanitaria Locale di Caserta ha deciso di affidare a un avvocato esterno la difesa in un processo per presunta responsabilità medica, promosso da un paziente presso il Tribunale di Napoli Nord. La scelta è stata formalizzata con una delibera del direttore generale abusivo Antonio Limone, che ha conferito l’incarico al legale Gustavo Pepe di Caserta, già inserito in un elenco di professionisti autorizzati a collaborare con l’ente.

La causa era stata notificata all’Asl lo scorso settembre. All’avvocato Pepe sarà corrisposto un compenso presunto di circa 4.555 euro, comprensivo di spese e oneri. È previsto anche un acconto del 20%, pari a poco più di 911 euro, che sarà erogato prima dell’inizio delle attività difensive.

Leggendo la delibera Asl, si segnala che la struttura ospedaliera sarebbe in difficoltà a causa del molto lavoro e dei pochi avvocati presenti nell’Ufficio Legale. Ma come sempre crediamo sia legittimo chiedersi perché un’azienda sanitaria già dotata di un ufficio legale interno deve ricorrere sistematicamente a professionisti esterni.

Soprattutto perché, dopo tutti questi anni, giustificazione dell'”eccessivo carico di lavoro” suona come una prova ormai della cattiva gestione. I cittadini si trovano così a pagare due volte: prima per il presunto danno subito, poi per finanziare la difesa dell’ente che dovrebbe servirli. E mentre si spendono migliaia di euro per un solo avvocato, reparti interi lottano ogni giorno con budget sempre più ridotti.