PAZZESCO A MONDRAGONE. Il comandante dei vigili, pupillo di Zannini, puntò la pistola in faccia ad una sua collega

3 Giugno 2025 - 11:28

Emerge un contenuto inquietante dall’avviso di conclusione indagini che potrebbero portare anche all’arresto, dopo la richiesta presentata dal pm, a nostro avviso corretta, nei confronti di David Bonuglia. Tutto scaturì da una contestazione che la vigilessa aveva compiuto sui turni di lavoro

MONDRAGONE – Che dire, un comandante dei vigili urbani che trasforma una riunione legittima sull’organizzazione dei servizi in cui un altro vigile urbano, ossia Mena Nugnes, da rappresentante sindacale, espone tesi e valutazioni pienamente democratiche, quand’anche in distonia con quelle del comandante, che viene addirittura presa per il bavero, spintonata ed – incredibile ma vero – minacciata con la pistola di ordinanza, spianatagli contro da quest’ultimo.

Solo in Italia poteva capitare che una scena del genere, svoltasi davanti a testimoni, potesse consentire al suo protagonista di continuare a vivere a piede libero per un lungo periodo. Si tratta di un passaggio, il contenuto largamente più grave, non crediamo di esagerare definendolo raccapricciante, presente nell’avviso di conclusione indagini sulla concorsopoli di Mondragone.

Per questa ed altre cose, il pubblico ministero Pinto, operante alla procura di Santa Maria Capua Vetere, ha chiesto – a nostro avviso giustamente – l’arresto di David Bonuglia che, però, sta beneficiando della Legge Nordio e quindi sarà ascoltato, precisamente domani, mercoledì, da un gip del tribunale sammaritano, il quale successivamente dovrà decidere se dar riscontro positivo o negativo all’istanza inoltratagli dal pubblico ministero.

Minaccia aggravata, anzi, aggravatissima. David Bonuglia, lo ribadiamo dopo averlo scritto l’altro ieri, domenica (clicca e leggi), è stato voluto a Mondragone da Giovanni Zannini, colui che dal 2017 è il sindaco di fatto della città.

E lo scriviamo essendo stati noi di CasertaCe, sciagurati più di lui (e per questo meriteremmo l’inferno dantesco), gli autori dell’avvento dello Zannini al potere nella città di Mondragone, attraverso un’attività svolta con continuità, con pignoleria, di durissima opposizione all’allora amministrazione di Giovanni Schiappa che, in buona fede, totalmente fuorviati dai racconti che lo Zannini ci faceva pressoché quotidianamente, ritenevamo un governo del malaffare.

Per quanto riguarda i nomi, non vi rimandiamo all’articolo di domenica, ma consentiteci di fare qui sotto un copia-e-incolla di parte dello stesso, ribadendo che i reati contestati sono molteplici, relativamente allo scandalosissimo concorso per l’assunzione di vigili urbani e di un altro concorso per l’assunzione di una Categoria D.

Tra questi indagati, risaltano il nome dell’ex sindaco Virgilio Pacifico e, per un fatto di attualità, l’attuale vicesindaco Armando Marco Pacifico, un altro pupillo dello Zannini.

I NOMI:

Coinvolto nell’inchiesta anche l’imprenditore Francesco Verazzo e due componenti della commissione di un altro concorso, bandito dal Comune di Mondragone, quello per l’assunzione di un funzionario di categoria D. Oltre ai due Pacifico e al comandante Bonuglia, indagati anche altri 10 vigili urbani: Giuseppe Piazza, Luigi Piazza, Amedeo Aldo Papa, Paolo Ceraldi, Maurizio Treglia, Giovanni Taglialatela, Salvatore Andrea De Filippo, Ludovico De Lisa, Francesco Antignano, Davide Amati.