Rissa a Cadice. Lo studente di VILLA DI BRIANO pronto a chiedere scusa: “Siamo stati aggrediti, ci siamo difesi”

28 Maggio 2019 - 21:13

VILLA DI BRIANO – “Domani a Siviglia c’è una conferenza stampa con il console italiano dove chiariremo la posizione di mio nipote che assisto come avvocato insieme al fratello Stani. Emilio non è un mostro come è stato scritto dai social. Invocheremo la legittima difesa e l’alterazione psicofisica per effetto dell’alcol”. Lo dice il penalista Cipriano Di Puorto, sull’episodio della rissa a Cadice dove è rimasto coinvolto il nipote Emilio Di Puorto di Villa di Briano  finito in cella per lesioni gravi ai danni di un giovane spagnolo. “Sono fiducioso nella magistratura locale – continua- perché ha già ricostruito bene quello che è successo in discoteca la scorsa settimana. Questa mattina ho parlato con il giudice che giustamente sta aspettando che si riprenda il ragazzo ferito per il quale, posso già anticipare, che ieri è uscito dal coma e sta in netta ripresa. Ma quello che puntualizzeremo domani nel corso della conferenza stampa sono due concetti. Il primo è che il ragazzo ferito, tre giorni prima, era stato scarcerato perché protagonista di un’altra rissa. Ma soprattutto chiariremo che il primo tempo della rissa è stato nel locale, quando un gruppo di spagnoli tra cui il giovane che poi rimarrà ferito, è  stato cacciato dalla discoteca perché alcuni di loro avevano litigato con gli italiani. Lo hanno testimoniato pure i buttafuori. Poi quando la notte gli italiani, compreso mio nipote, sono usciti dal locale, il gruppo di spagnoli li ha attesi al varco. Emilio ha preso a calci la vittima perché il ragazzo aveva prima colpito gravemente sia lui che l’amico Dario Bordoni. Quindi appena si è ripreso dal pugno si è difeso e gli ha sferrato il calcio. Chi ha fatto il video con il telefonino purtroppo ha ripreso solo il gesto finale di Emilio non quello precedente”.