S.MARIA C.V. Ausiliaria morì nella scuola, oggi la preside Corvino si è difesa in aula

20 Gennaio 2021 - 22:02

SANTA MARIA CAPUA VETERE – La dirigente scolastica dell’Istituto Righi di Santa Maria Capua Vetere, Alfonsina Corvino, è stata ascoltata a lungo, questa mattina, nel processo, che la vede imputata insieme ad Annamaria De Stadio di Alvignano (quale responsabile della sicurezza), per la morte di Gerardina Palla, 52enne di Santa Maria Capua Vetere, volata dal primo piano dell’istituto mentre era intenta a pulire le vetrate. Davanti al giudice De Santis la dirigente ha risposto a tutte le domande che le sono state poste dal pubblico ministero, in particolare agli interrogativi riguardante le direttive che erano state impartite relativamente alle attività che dovevano compiere i collaboratori scolastici ed il personale Ata e sulle misure di sicurezza per evitare tragedie come quella che portato al decesso di Gerardina Palla. Il magistrato e gli avvocati hanno spinto  in particolare sotto questo aspetto e la preside ha ribadito, che lei era solita girare nei corridoi dell’istituto professionale e di non aver mai visto la signora Palla o altri collaboratori pulire i vetri, sottolineando di non aver mai firmato alcun ordine di servizio. Ha ammesso, però, di non essersi mai accorta delle condizioni in cui erano le vetrate visto che non era mai stata disposta una pulizia. Ha evidenziato, inoltre, di aver delegato numerose direttive e di non aver mai avuto dei report negativi. L’avvocato della imputata Do ha poi depositato un video girato all’interno della scuola che, secondo la sua versione, sarebbe stato girato da un dispendente proprio nel giorno in cui è avvenuta la tragedia, nel quale si vedrebbe un cartello di pericolo accanto alle finestre. Elemento, questo, che però non risulta dalla deposizione avvenuta nelle precedenti udienze del maresciallo dei carabinieri Iodice che arrivò sul posto dopo la tragedia. E’ emerso anche che la dirigente sarebbe stata sanzionata in passato dall’Asl ed ha provveduto a pagare la sanzione, senza opporsi. Particolare che, secondo l’accusa, farebbe emergere un precedente importante. La Corvino, però, ha sottolineato di aver provveduto a rimuovere tutte le situazioni di pericolo che le erano state chieste dopo la verifica dell’Asl (relativamente ai corsi di formazione del personale Ata) ed a pagare la sanzione su consiglio del suo avvocato, di allora, evidenziando di essersi trovata in un momento di fragilità emotiva. L’udienza è stata poi aggiornata a marzo a metà marzo.