Scompaiono i camion comunali per la raccolta rifiuti fermi da 5 anni su un terreno privato: danni per 30mila euro

23 Settembre 2024 - 12:13

Erano oggetto di controversie legali con richieste incrociate di risarcimento danni tra proprietario del fondo, comune di Teano e la Ditta rifiuti Tlz

TEANO (ELIO ZANNI) – Clamoroso. Spariscono nel nulla i camion del comune di Teano per la raccolta rifiuti, già abbandonati e vandalizzati in area privata in zona Torricelle. Erano oggetto di contese legali con relative denunce e richieste risarcimento danni che vedevano coinvolti, interessati o a conoscenza dei fatti, figure professionali, tecniche e politiche dell’Ente locale, nonché la vecchia ditta affidataria del servizio raccolta rifiuti (Cappelli Tlz) e il proprietario del fondo. Ad accorgersi della strana sparizione, sarebbe stato un privato cittadino di Teano di passaggio o lo stesso proprietario, il signor DM.

che ieri mattina, 22 settembre 2024, si sarebbe recato sul posto per un normale controllo. Successivamente, è stata sporta regolare denuncia presso la locale stazione dei carabinieri, agli ordini del Comandante, Salvatore Canelli.  

Si tratta di due mezzi d’opera di grande valore o comunque utilità; nel loro periodo di funzionamento. Un Nissan Cabstar e di un Iveco Eurocargo che quando in circolazione (quindi non ci si riferisce al «costo attuariale») avevano un valore oscillante tra 15mila e i 20mila euro cadauno. Stavano lì depositati- zona Torricelle all’incrocio della via Casilina con via Val d’Assano frazione di Rocchetta e Croce – parcheggiati, teoricamente a pagamento rispetto al terreno occupato, da almeno 5 anni. Pare proprio che però il comune di Teano non abbia mai stipulato alcun contratto con il proprietario del terreno che, intanto, avrebbe comunque adito le vie legali rivendicando danni e canoni di locazione arretrati. Di converso, disconoscendo un simile rapporto, pare che l’Ente – dopo una visita in loco con segretario comunale e responsabile tecnico – ritenne di aprire un contenzioso avverso la Cappelli Tlz formulando a sua volta una richiesta di restituzione immediata dei mezzi nelle condizioni in cui gli erano stati consegnati.

Una pretesa legale di restituzione materiale che però ben difficilmente poteva avvenire, se non in forma di risarcimento economico. Infatti i due camion, abbandonati nel terreno, erano stati vandalizzati: serbatoi svuotati, fari e marmitte asportate, interni smembrati, mentre i cassoni risultavano ancora carichi di rifiuti. Uno scempio. Ma anche una grossa rogna per tutti i soggetti a qualsiasi titolo coinvolti: la ditta dei rifiuti, il Comune e persino il proprietario del fondo. Infatti, stiamo parlando pur sempre mezzi del comune, patrimonio pubblico. Si profilerebbe, a detta di molti osservatori esterni, una disattenzione generale o ipotetiche forme di negligenza, uno spreco di denaro pubblico e alla fine della fiera il possibile profilarsi di un danno erariale?

Tornando ai mezzi, anno di costruzione 2008. Esisterebbero prove fotografiche che evidenziano il sussistere, già all’epoca, di danni strutturali e meccanici. Si riteneva che non fossero più convenientemente riparabili in quanto oggetti di furto di alcuni pezzi e la loro riparazione superava di parecchio il valore. Inoltre non più utilizzabili, anche perché dovrebbero rispettare le norme Euro 5/6. L’altro punto dolente è l’inutile pagamento, durante i primi ultimi quattro anni dall’abbandono, della tassa di possesso dei due mezzi. Tassa (più nota come bollo) il cui pagamento tocca, come sanno tutti, al proprietario del mezzo e non a chi ne usufruisce: il comune, ossia come al solito i cittadini di Teano. Ma non è finita. Per quei mezzi d’opera abbandonati su terreno privato e mai riparati, nonostante la continua carenza di veicoli necessari per lo svolgimento del servizio raccolta rifiuti, c’era anche il problema delle revisioni periodiche; pure da effettuare e pare mai fatta.

Ebbene, entrando ancora di più nel merito si scopre così che i pagamenti sono continuati a fluire, c’era chi pagava, come per inerzia. Chi ha pagato, perché, con quali autorizzazioni? Per l’Iveco il bollo risulterebbe scaduto nel mese di maggio 2023, mentre l’ultima revisione risultava scaduta dal 2018 e cosa da sottolineare; non risultava coperto da polizza assicurativa. Il Nissan: il bollo risultava scaduto a maggio 2023, la revisione scaduta a giugno 2019 e non risultava assicurato. La storia – che non è ancora finita – dei mezzi del comune utilizzati e poi depositati su un terreno privato, dove vennero vandalizzati e oggi fatti sparire o rubati, percorre le diverse ditte che si sono alternate a Teano (da Cappelli a Esi) e ben tre amministrazioni comunali e tre sindaci: Nicola Di BenedettoDino D’Andrea e infine Giovanni Scoglio la cui amministrazione dal mese di maggio del 2022 avrà preso in carico la questione anche per un fatto di continuità amministrativa.

Questione che sicuramente finì per competenza all’attenzione del consigliere comunale delegato all’Ecologia, Massimiliano Stefano e per ultimo – per un fatto logistico di conoscenza del territorio e del patrimonio dei mezzi di proprietà del comune comunque ovunque essi possano essere ubicati – al nuovo comandante della Polizia Municipale, Fabio De Francesco. I camion del comune – queste fastidiose testimonianze di possibili errori burocratici, amministrativi e operativi del recente passato – sono stati asportati, data la stazza e il fatto che fossero guasti, con l’impiego di molte persone e grossi mezzi d’opera e sicuramente anche un bilico, un carro attrezzi. Ma a chi giova la sparizione o il furto? Cosa cambia, rispetto ai carichi di responsabilità pubblici e privati in essere? Sarà aperta un’indagine o la storia farà la fine dei camion: svaniti nel nulla. Ma qui entriamo in un campo minato nel quale scattano le competenze delle forze dell’ordine che sicuramente, in veste di inquirenti, sapranno fare la loro parte. Noi abbiamo fatta la nostra parte, offrendo ai nostri lettori tutto quello che siamo riusciti faticosamente a sapere su un episodio così strano, oscuro, curioso e d’interesse pubblico.