Stuprata dopo la discoteca: “Falla stare zitta, se ci sentono è un casino”

9 Novembre 2019 - 16:48

CASERTA – “Falla stare zitta, se ci sentono è un casino“. È una delle frasi che avrebbe pronunciato Antonio Massaro, arrestato due giorni fa insieme al cugino con l’accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza, avvenuta nell’agosto 2018 dopo una serata passata in una discoteca dell’Idroscalo a Segrate (Milano), e con gli abusi filmati anche da un minorenne (LEGGI QUI).

La ragazza ha raccontato che, scrive il gip, “quando aveva chiesto ai tre ragazzi di fermarsi“, un altro ragazzo, 17enne all’epoca, ed Antonio “rivolgendosi a Francesco” gli avevano detto “falla stare zitta“. All’arresto dei due si è arrivati anche attraverso l’analisi dei tabulati telefonici e a riconoscimenti fotografici, usando pure le immagini dei profili Facebook.

Secondo il giudice, hanno approfittato “della condizione di inferiorita’ psichica” della giovane “che aveva assunto sostanze alcoliche” e “forse anche inconsapevolmente sostanze stupefacenti, inserite nel bicchiere da cui stava bevendo da uno dei tre ragazzi”.

Continua il gip di Milano Anna Magelli nell’ordinanza cautelare eseguita nell’ambito dell’inchiesta del dipartimento guidato dal procuratore aggiunto Letizia Mannella. Intanto, uno dei due arrestati, Francesco Ferrara, 26 anni, barista a Caserta, detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, si e’ difeso parlando di rapporti consenzienti tra lui e la ragazza e dicendo anche che lui non le verso’ nulla nel cocktail.

L’altro presunto aggressore il citato Antonio Massaro, 32 anni – come si legge nell’ordinanza che da’ conto dell’attendibilita’ della denuncia e della versione della ragazza e dei riscontri sulle violenze – ha precedenti per associazione mafiosa e risulta “anche sottoposto a programma di protezione del Ministero dell’Interno”.