Summit di camorra nei suoi negozi. La Procura chiede la conferma della condanna per il “re del pane” Morico

17 Novembre 2020 - 18:55

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Accusato di concorso esterno al clan dei Casalesi, il procuratore generale ha invocato la conferma della condanna a 6 anni e 8 mesi per Gianni Morico.

E’ ciò che è accaduto in udienza durante il processo bis all’imprenditore “re del pane” di Santa Maria Capua Vetere. La seduta si è aperta con l’acquisizione di una nota del collabotatore di giustizia Benito Natale che precisava le sue dichiarazioni rese in fase di indagine preliminare prima e durante il contradditorio dinanzi la corte d’Appello e che il procuratore ha provato ad introdurre nel processo. Richiesta a cui si sono opposti i legali di Morico.

Gianni Morico venne coinvolto nell’inchiesta condotta dalla Dda di Napoli concernente un gruppo criminale legato al boss Michele Zagaria che aveva acquisito il controllo di attività imprenditoriali tra Grazzanise, Cancello ed Arnone, Santa Maria Capua Vetere, Sparanise, Teano e Giugliano in Campania.
Nei suoi negozi secondo l’Antimafia si sarebbero tenuti anche gli incontri del gruppo criminale casalese