TUTT’APPOST’. La Gisec ha affidato senza gara un lavoro da mezzo milione di euro all’impresa di Pietro Ventrone arrestato un mese e mezzo fa

9 Aprile 2019 - 20:51

CASERTA/MADDALONI (g.g.) – Stiamo freschi! Noi cercavamo di mettere a fuoco oggi, attraverso lo studio, finanche manualistico il concetto di infungibilità unico requisito che consente, in casi eccezionalissimi,così come chiaramente scrive l’authority nazionale anticorruzione, di affidare un servizio senza ricorrere alla gara, e un guaio più grosso era lì, a portata di mano, e non ce n’eravamo neppure accorti subito, evidentemente stiamo declinando in un comprensibile rincoglionimento.

Quando ieri abbiamo scritto il nome della società affidataria di questo super incarico da 500mila euro targato Gisec, quindi riguardante i rifiuti, ci siamo fatti affascinare dal nome straniero: Waste Solution srl. Azz, abbiamo detto, sarà una cosa esotica! ‘Na roba americana, tipo arrivano i nostri e risolvono grazie a questa scelta geniale dall’ente presieduto da Fulvio Fiorillo ma controllato politicamente da qualche tempo da Carlo Sarro, tutto l’ambaradàn della monnezza in provincia di Caserta.

E invece è capitata una roba che ha ricordato, a noi che siamo già un po’ attempatelli, quando leggevamo sulle antiche plance, sui manifesti delle feste di piazza paesane e di contrada: ore 21 esibizione dei Prisincolinensinaciusol

con scappellamento a destra, presenti noti artisti della Rai Tv. Noi, insieme ai nostri amici, ai contadinotti rubizzi, correvamo in piazza ma trovavamo ad attenderci Tatiana la rossa, Giuseppina la mora, Filomena Esposito e un familiare dallo slang napoletano.

E allora tu pensi Waste Solution sia una multinazionale, magari perché ti sei distratto e non hai fatto caso alla indicazione di srl, e ti trovi di fronte niente popo di meno che la solita famiglia Ventrone di Maddaloni.

Neanche ‘on Antonio che quanto meno era uno che 4 uova, forse anche 5, in un piatto ce le ha sempre sapute mettere con la sua impresa di trasporti. No, ci siamo imbattuti in junior, al secolo Pietro Ventrone, 35 anni, legale rappresentante, almeno fino ad un mese e mezzo fa, di quella che l’ottimo Giggino ‘a purpetta avrebbe chiamato “Uesta soluscion”.

Piccolissimo e insignificante dettaglio: il rampollo, come racconta dettagliatamente l’articolo di Repubblica, a cui si può accedere nel primo link in calce, è stato giusto un minutino arrestato da un giudice che ha accolto la richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano con provvedimento eseguito dalla Squadra mobile.

Mentre ‘on Antonio è stato un tipo pratico da 4 o 5 uova in un piatto, si sa, i giovani come sono esuberanti, questo si era trasferito a Milano e si era messo a fare, secondo l’accusa dell’antimafia, il mediatore nella perenne ricerca di depositi per stoccare materiale di diverso genere, plastici soprattutto, si occupava anche del trasporto dei medesimi.

Come si suol dire la notizia si commenta da se.

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