SEQUESTRO DA 400 MILA EURO agli indagati sulla truffa del bonus covid per lo sport. TUTTI I NOMI

26 Aprile 2023 - 14:39

MACERATA CAMPANIA – Prosegue l’indagine della procura di Santa Maia Capua Vetere, specificatamente del pm Gionata Fiore, su una presunta truffa aggravata in concorso per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Si tratta di bonus covid, percepiti senza averne diritto e di misure a sostegno degli atleti erogate tra il 2020 e l’anno in corso.

Come scritto in due articoli da CaseraCe tra dicembre 2022 e gennaio 2023, l’ipotesi di reato è quella integrata dall’articolo 640 bis del Codice penale, cioè la truffa aggravata che sarebbe stata perpetrata per conseguire provvigioni pubbliche, finanziamenti.

Bonus covid che le leggi emergenziali, i decreti e quant’altro sfornati nel periodo più acuto della pandemia da Covid 19 dedicarono, nel caso specifico, proprio alle società sportive che, a causa delle norme di restrizione dei contatti, a causa delle quarantene, dovettero chiudere in pratica i battenti con la conseguente perdita dei propri fatturati e, di conseguenza, di centinaia di posti di lavoro.

In data odierna, il Gruppo della Guardia di Finanza di Caserta, all’esito di una complessa attività d’indagine delegata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro emesso dal G.I.P. di questo Tribunale per oltre 400.000 €,

nei confronti di cento persone indagate del delitto di truffa ai danni dello Stato.

L’indagine, avviata nel 2021, ha permesso di svelare una vasta frode finalizzata all’indebita percezione dei bonus collaboratori sportivi, previsti dalla normativa emergenziale in materia di COVID 19 per sostenere i lavoratori dello sport, rientranti tra le categorie maggiormente penalizzate dalle restrizioni necessarie per fronteggiare la pandemia.

La frode ha come epicentro un’associazione sportiva dilettantistica di Macerata Campania, presieduta da P.A., 41enne, che, attraverso falsi contratti di collaborazione, ha falsamente rappresentato all’Ente Pubblico Erogatore (Sport & Salute s.p.a.) di avere alle dipendenze circa cento collaboratori sportivi, tutti apparentemente assunti tra la fine del 2019 ed il 2020, anche in periodi di pieno lockdown, percependo così per ognuno di essi il bonus collaboratori sportivi.

I finanzieri, insospettiti dall’anomalo numero di collaboratori rispetto al carattere dell’attività svolta dall’associazione sportiva, finalizzata alla promozione del calcio nelle categorie giovanili e dilettantistiche fino alla terza categoria, hanno avviato, sotto la direzione della Procura, mirati accertamenti sulla percezione dei citati bonus, tra cui perquisizioni nei locali dell’associazione ed accertamenti telematici sui telefoni cellulari in sequestro.

Proprio attraverso l’analisi della documentazione dell’A.S.D., nonché delle conversazioni intrattenute sui canali di messaggistica istantanea, i militari hanno scoperto che i rapporti di collaborazione sportiva apparentemente instaurati dalla società tra il 2019 ed il 2020, erano del tutto fittizi.

Infatti, il presidente dell’A.S.D., unitamente a C.A., classe 1988, genitore di tre frequentatori dei corsi di calcio organizzati dall’A.S.D., tra il 2020 ed il 2021 aveva avviato una vera e propria attività di procacciamento tra amici, parenti e persone vicine all’associazione sportiva, che venivano retroattivamente tesserate nel 2019 e nel 2020 per lo svolgimento, sulla carta, delle più disparate mansioni di collaborazione sportiva, dalla segreteria sino ai ruoli di massaggiatore o allenatore; tuttavia, le predette attività non erano mai state svolte e i compiacenti collaboratori fittizi intascavano illecitamente i contributi COVID, dividendosene in parte – in genere la metà – con il presidente dell’associazione sportiva dilettantistica.

Si evidenzia che il provvedimento eseguito in data odierna è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare, e, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.

I NOMI DEGLI INDAGATI:

Angelo Cecere di Santa Maria Capua Vetere, Simone Pio Amoddio di San Prisco, Angela Anzalone di Portico, Luigi Anzalone di Portico, Imma Aurino di Santa Maria Capua Vetere, Luigi Barbato di Santa Maria Capua Vetere, Natalia Barra di Giugliano, Ines Maria Rosaria Calandro di Chianche, Valerio Cantiello di Macerata Campania, Michele Cantiello di Macerata Campania, Giuseppe Capriello di Giugliano, Elpidio Caprio di Macerata Campania, Clementina Cardella di Santa Maria Capua Vetere, Daniela Cavaliere di Macerata Campania, Maria Rossella Cavaliere di Portico, Pina Cecere di Santa Maria Capua Vetere, Paola Cecere di Santa Maria Capua Vetere, Adriana Cristiano di Arzano, Gianbattista D’Addio di Macerata Campania, Mario D’Addio di Macerata Campania, Mariarosa D’Amico di Macerata Campania, Laura De Bonis di Pozzuoli, Raffaele De Carlo di Villaricca, Loredana De Luca di Curti, Antonio Della Corte di Giugliano, Emanuele Di Fronzo di Sant’Antimo, Marika Di Giovanni di Macerata Campania, Antonio Di Matteo di Macerata, Raffaele Di Monaco di Macerata Campania, Massimiliano Errichiello di Capodrise, Carmela Anna Errico di Recale, Angela Femiano di Succivo, Martino Gaudiano di Macerata Campania, Leopoldo Grandioso di Capodrise, Anna Maria Guerrera di Santa Maria Capua Vetere, Valerio Carmine Ienco di Macerata, Antonia Incoronato di Macerata Campania, Matrona Iodice di Macerata, Michele Izzo di Macerata, Domenico Izzo di San Prisco, Battista Laudato di Santa Maria Capua Vetere, Teresa Liguori di Santa Maria Capua Vetere, Sandro Lippiello di Santa Maria Capua Vetere, Pasquale Maiorano di Melito, Nunziata Marotta di Santa Maria Capua Vetere, Alberto Mataluna di Marcianise, Marta Mattiello di Capodrise, Alessandro Merola di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Mollo di Giugliano, Massimo Morra di Carinola, Nunzio Morrone di Macerata, Mario Munno di Portico, Wagner Nasti di San Nicola la Strada, Antonio Pagano di Macerata, Antonio Paolella di Santa Maria Capua Vetere, Luca Pennino di Capodrise, Antonio Perillo di Macerata, Daniele Perillo di Macerata, Salvatore Petrillo di Casal di Principe, Francesco Piccirillo di Portico, Rosita Piccirillo di Macerata, Pasquale Piccirillo di Portico, Rossella Piccirillo di Macerata, Lucia Piccirillo di Macerata, Luciana Pivetta di San Nazzaro, Ilaria Pommella di Giugliano, Olimpia Principio di Santa Maria Capua Vetere, Maria Puca di San Cipriano d’Aversa, Antonio Pio Rauccio di Macerata, Vincenzo Ruberti di Teverola, Lorenzo Russo di Giugliano, Maurizio Sacco di Caserta, Cristian Salomone di Macerata, Giovanni Salomone di Santa Maria Capua Vetere, Raffaele Sarracino di Macerata, Giuseppina Sbarra di Macerata, Antimo Scialla di Capodrise, Marco Sgariglia di Giugliano, Giacomo Tommasone di Macerata, Angela Trotta di Macerata Campania, Mario Trotta di Macerata Campania, Antonio Zaccariello di Santa Maria Capua Vetere, Angela Zeinawi di San Prisco.