Usurai “assediano” fabbro, due condanne definitive

10 Marzo 2019 - 16:30

SAN CIPRIANO/CAPUA – Sono stati respinti i ricorsi presentati alla Corte di Cassazione da parte di Arturo P., 73 anni di San Cipriano ed Ivan P., 30 anni di Capua, accusati di estorsione e usura ai danni di un fabbro di Carinola. I due imputati erano già stati condannati dalla Corte di Appello.

Secondo la ricostruzione della Procura, il fabbro, in difficoltà economica, si rivolse, nel 2012, ad Arturo P. per chiedere un prestito di 10mila euro. L’accordo fu fatto, a patto che la somma fosse restituita con gli interessi usurai. La vittima non riuscì a far fronte ai problemi economici e fu costretta a chiedere altri 10mila euro, nell’anno 2013, sempre ad Arturo P. Alla fine le minacce per la restituzione di quanto prestato, diventavano sempre più insistenti, fino a quando la vittima non presentò più di una denuncia e non fu costretta a chiudere l’attività.

Arturo P. non può essere considerato – hanno scritto gli ermellini nelle motivazioni della sentenza – un mero intermediario, né il suo ruolo può essere ritenuto minore rispetto a quello del coimputato Ivan P., in quanto era colui che personalmente consegnava il denaro alla vittima e che riscuoteva gli interessi”.

Relativamente a Ivan P., invece, sottolineano come lo stesso “è

stato presente in ben tre episodi estorsivi e in un’occasione lui stesso esercitava pressioni sulla persona offesa, a riprova del suo attivo coinvolgimento e della sua chiara adesione alla condotta estorsiva di Arturo P.”.