Mattanza in carcere, chiesta al ministro la riammissione degli agenti indagati

3 Novembre 2022 - 19:08

La richiesta al ministro della Giustizia Carlo Nordio in occasione della visita nel carcere napoletano di Poggioreale

SANTA MARIA CAPUA VETERE –  “La camorra sta conquistando territorio anche all’interno delle strutture penitenziarie, attraverso il business di telefonini e droga” e per fronteggiarla “servono interventi urgenti in termini di mezzi e risorse”.

E’ quanto chiedono al ministro della Giustizia Carlo Nordio, attraverso una missiva congiunta, le segreterie regionali dei sindacati Uil Pa, Sinappe, Uspp, Cisl, Cnp e Fp Cgil, in occasione della visita del Guardasigilli nel carcere napoletano di Poggioreale. Nella lettera i sindacati hanno ricordato al ministro che “la Campania ha un tasso di criminalità organizzata e non, che forse non ha pari in Italia, uno dei penitenziari più grandi d’Europa, Poggioreale, che da sempre è carcere pilota e, i Nuclei Operativi Traduzioni e Piantonamenti più grandi d’Italia, trai i quali quello maggiore il Provinciale di Secondigliano”.

La mancanza di arruolamenti e i vari tagli all’attuale organico, – sottolineano le segreterie dei sindacati – hanno depauperato i già precari organici della Polizia Penitenziaria, sempre più anziani e mal ridotti sottoposti a turnazioni massacranti, negandoci in questo modo la dignità di Poliziotti Penitenziari”.

Al ministro della Giustizia è stato anche chiesto un intervento al fine di monitorare il caso del carcere di Santa Maria Capua Vetere, “diventato

mediatico: da troppi mesi il personale è sospeso dal servizio con la gravosa conseguenza del taglio dello stipendio del 50%, con circa 60 famiglie in serie difficoltà: valuti la riammissione in servizio di quel personale”.

Tra le richieste formulate figurano anche la revisione del reato di tortura, la rivisitazione dei circuiti penitenziari, prevedendo circuiti dedicati per detenuti facinorosi e pericolosi, e per i detenuti psichiatrici.