Zannini indagato per concussione e corruzione. Rinuncia al dissequestro di cellulare e documenti, Campoli lo segue a ruota
6 Novembre 2024 - 17:38
MONDRAGONE – Niente ricorso al Riesame per le misure patrimoniali per il consigliere regionale Giovanni Zannini, indagato per corruzione. Stessa decisione presa dal suo amico fraterno, nonché compare di nozze, Alfredo Campoli, dopo che entrambi avevano fatto richiesta di dissequestro di cellulare, pc e documenti che i carabinieri si erano portati via nei momenti della perquisizione di inizio ottobre.
L’atteggiamento che il consigliere regionale Zannini ha avuto, dal giorno in cui, subendo la perquisizione, è venuto a conoscenza di essere iscritto nel registro delle notizie di reato dalla procura di Santa Maria Capua Vetere per corruzione e concussione, è di difficile comprensione.
Si tratta di un avvocato penalista, non certo di prima fascia, di eccellenza, ma un po di fravaglia cognitiva l’ha accumulata negli anni. A botta calda, nel giorno della “visita” dei carabinieri, affermò di voler chiedere di essere interrogato e che avrebbe spiegato ai magistrati tutto in cinque minuti.
Oltre a ciò, formalizzò il ricorso al tribunale del Riesame attivo a Santa Maria per le misure patrimoniali. Trascorso qualche giorno, Zannini non ha più chiesto di essere ascoltato, non ponendosi più il problema del consenso o del diniego alla sua richiesta da parte dei magistrati inquirenti, ma soprattutto, come detto, ha rinunciato al ricorso al Riesame.
Si sapeva già, ma nella giornata di oggi è diventata ufficiale.
L’avvocato Mario Griffo, legale degli imprenditori Paolo e Luigi Griffo, trentolesi ma attivi a Castel Volturno, ha ottenuto per i suoi assistiti la revoca del provvedimento di sequestro dei 15mila euro che furono trovati in casa.
Quel denaro contante, secondo i giudici del Riesame sammaritano, attivo per le misure patrimoniali, non era legato ai casi della corruzione contestata.
Ricordiamo che assieme ai soggetti citati sono indagati anche il numero uno della sanità campana, Antonio Postiglione, Ciro Ferlotti e Giuseppe Ruggiero.