GARE STRANE A CASERTA. Lavori da mezzo milione alla chiesa di Casertavecchia. Il comune invita la ditta di Raffaele Pezzella sotto amministrazione giudiziaria. La micro società vincente e il cognome “evocativo

9 Giugno 2024 - 11:21

La procedura, andata avanti nei giorni di Natale e capodanno, momento in cui, storicamente, in questa provincia sono stati firmati atti discutibili, è stata quasi deserta. Bernardo Apicella, solo omonimo del figlio di Dante, con la sua piccola srls si porta a casa un importante cantiere. Perché il sorteggio non convince, dopo i casi Savoia e Calvi, e la presenza di Pezzella

CASERTA – Capire ciò che avviene all’interno dell’Ufficio Tecnico del comune di Caserta è impresa ardua, complessa.

Ci sono talmente tante situazioni in cui siamo rimasti sbalorditi che onestamente abbiamo perso il conto delle stranezze che l’essere (amministrativo) bicefalo Carlo Marino-Franco Biondi ha compiuto dal 2016 in poi.

Le gare d’appalto ,poi, sono le specialità della casa.

E oggi parliamo della procedura da mezzo milione di euro, finanziata con i soldi dell’Europa, quel PNRR che sta facendo ricchi molti imprenditori, non tutti con la fedina penale pulita, per lavori alla strada e all’illuminazione davanti alla chiesa di San Rocco a Casertavecchia.

Il 31 maggio del 2023 il comune di Caserta indice una gara su inviti per questo cantiere dal valore di 523 mila euro.

Le aziende invitate sono sette, scelte tramite sorteggio.

Ora, dopo quello che è successo con il caso Cappiello e il caso Savoia, ritenere limpido il processo di sorteggio delle ditte in provincia di Caserta è un azzardo.

Abbiamo potuto raccontare ai nostri lettori di casi in cui queste estrazioni sono state truccate, secondo la DDA di Napoli. Quindi, non risolverà mai il rischio di una procedura truccata, apparecchiata, la decisione di invitare ditte su sorteggio.

Aggiungiamoci che mancano i verbali di gara relativi alla procedura e quindi, come si suol dire, partiamo davvero male.

La nostra impressione sulla particolarità di questa procedura si amplifica leggendo lo sviluppo di questa gara.

La lista delle sette ditte invitate riporta: Alare Costruzioni, impresa molto attiva sugli appalti del casertano, la An.Da. Costruzioni della famiglia dell’agro Aversano dei Letizia, esecutori dei lavori a Falciano, la Fabiana Costruzioni, che se non andiamo errati ha vinto dopo ricorso al Tar una gara all’Asi di Caserta (vista una certa permalosità della governance, chiediamo scusa preventivamente in caso di errore), la società Gicada, la Trivellazione Cupo, la srls Baia e, infine, la Marell.

Per chi legge CasertaCE, sa bene che quest’ultima ditta ha avuto un periodo, diciamo così, travagliato.

Si tratta della ditta sequestrata all’imprenditore di Casal di Principe Raffaele Pezzella, imputato per corruzione e legami con il clan dei Casalesi e indagato per le gare che, secondo la DDA, sarebbero state truccate grazie all’alterazione dei procedimenti di sorteggio (appunto) da Piero Cappello, spesso nominato come rup o simile nelle gare del comune di Caserta, proprio a favore del Pezzella e del sodale Tullio Iorio.

La società Marrel, 100% delle quote di proprietà di Raffaele Pezzella e nata da cessione del ramo di azienda da parte della Raffaele Pezzella, come detto, è stata sequestrata, con il tribunale Misure di prevenzione di Santa Maria Capua Vetere che ha nominato un amministratore giudiziario.

Ora, sul fatto che il sorteggio abbia scelto proprio la Marrel dobbiamo solo parlare di sfortuna, fino a prova contraria.

Molta sfortuna, invece, è quella del comune di Caserta che, su sette ditte che invita, ne rispondono solo due ditte. Forse Franco Biondi sta antipatico agli imprenditori, chi può dirlo.

A presentare offerta sono state la An.Da. Costruzioni dei Letizia e la Baia srls, società a responsabilità limitata semplice amministrata da un giovane uomo che nel gennaio 2019, quando l’impresa fu costituita, non aveva ancora compiuto 22 anni. Un enfant prodige come Eduardo Antonio Sgalia (LEGGI QUI)?

Non sappiamo l’offerta dei Letizia, mancando i verbali di gara, ma sappiano che a vincere grazie ad un ribasso del 10% è stato il giovane amministratore della Baia srls, con sede a Cellole.

La Baia srls lavorerà al cantiere grazie al supporto della Elettroservice di San Rufo, in provincia di Salerno, nominata quale ditta ausiliaria. Resta onestamente inspiegabile come ancora oggi sia possibile che gare di queste dimensioni vengano affidate ad imprese (seppur supportate, come in questo caso) che sono oggettivamente minuscole nel loro capitale sociale.

La società a responsabilità limitata semplificata potrebbe essere costituita anche con un solo euro, senza mai dover superare i dieci mila, limite per le Srl classiche. Inoltre, le srls godono della cosiddetta “autonomia patrimoniale perfetta”, ovvero non i soci non sono tenuti a pagare i debiti con i propri beni personali e non sono obbligati a prestare i propri soldi alla società e in caso fallimento i proprietari della ditta non sono trascinati nel fallimento.

Ora, pensare che ditte simili abbiano, come la Baia srls, vinto gare da milioni di euro, la ditta di Cellole, senza contare questa procedura, ha superato quota un milione e 270 mila euro, lascia senza parole.

Concludiamo con una specifica sull’identità del ragazzo-imprenditore.

Il rappresentante dell’impresa è il 27enne Bernardo Apicella, omonimo del figlio di Dante Apicella, quest’ultimo recentemente condannato in primo grado a 16 anni di carcere nel processo (abbreviato) sul caso degli interessi della camorra, tramite Nicola e Francesco Schiavone, legati a Sandokan Schiavone, negli appalti di RFI.

Apicella è ritenuto l’uomo degli appalti, dei rapporti con i politici e le aziende che foraggiavano o aiutavano l’economia del clan dei Casalesi.

Bernardo Apicella 1997 è quindi solo omonimo di Bernardo Apicella 1984, figlio di Dante.

Semmai dovesse esserci un rapporto di parentela, ve ne daremo conto, in caso contrario, si tratta solo di un’evocativa coincidenza.

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