14 ARRESTI. Terremoto nell’Aeronautica. Appalti truccati e militari corrotti. TUTTI I DETTAGLI

18 Aprile 2023 - 13:25

CASERTA – Nella mattinata odierna militari del Comando Compagnia Carabinieri – Polizia Militare A.M. – di
Roma Ciampino stanno dando esecuzione nelle province di Roma, Napoli, Caserta, Latina, Viterbo,
Grosseto, Chieti e Ravenna, ad un’ordinanza applicativa di custodia cautelare nei confronti di 14
soggetti, 10 ordinanze di applicazione dell’obbligo di dimora e la notifica di ulteriori 15 avvisi di
conclusione delle indagini preliminari ad altrettanti indagati, emessi dal Giudice per le Indagini
Preliminari del Tribunale di Velletri, su richiesta di quella Procura della Repubblica.

LE ACCUSE E LE BASI MILITARI COINVOLTE

 Con tale provvedimento sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico dei soggetti in
intestazione, indagati a vario titolo per le ipotesi delittuose di “turbata libertà degli incanti” (art.353
c.p.), “frode nelle pubbliche forniture” (art.356 c.p.), “corruzione per l’esercizio della funzione” (art.
318-321 c.p.) e “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici” (art.479 c.p.),
condotte commesse in Roma, Ciampino (RM), Pratica di Mare (RM), Vigna di Valle (RM), Furbara
(RM), Montecastrilli (TR), Borgo Piave (LT), Grazzanise (CE) e Somma Vesuviana (NA), nel
periodo intercorso tra il mese di maggio 2017 ed il mese di gennaio 2021.

 L’esecuzione dell’ordinanza costituisce l’epilogo di una complessa attività investigativa che trae
origine da una delega della Procura di Velletri, tesa a verificare la condotta illecita di due militari,
entrambi

effettivi all’epoca dei fatti al 2° Reparto Genio A.M. di Ciampino (RM) e proprietari di
una società edile privata, con quote di capitale pari all’85% e al 15%, con sede nel comune di
Ciampino (RM) e attiva nel campo immobiliare (compravendita, permuta, ristrutturazione,
costruzione, locazione, affitto, manutenzione di immobili).

DITTE PRIVATE IN MANO AI MILITARI

I predetti con incarichi di responsabilità nella gestione degli appalti per opere infrastrutturali della
Forza Armata operavano, talvolta, anche quali delegati ad assumere l’incarico di direttore dei lavori
e/o responsabile di cantiere.

Gli accertamenti finanziari svolti sul conto degli stessi permettevano di stabilire come, tra uno dei
due militari ed alcuni titolari di ditte edili legate da vincoli contrattuali con la forza armata,
emergessero singolarità riguardo diversi movimenti di denaro meritevoli di ulteriori
approfondimenti.

L’attività investigativa conseguente induceva gli investigatori a monitorare altresì complessivi 49
appalti pertinenti a lavori in basi militari dell’Aeronautica, dislocate nelle regioni Lazio e Campania,
evidenziando diversificate condotte illecite che coinvolgevano, a vario titolo, anche altri militari e
responsabili di altrettante ditte private cointeressate economicamente ai citati contratti.
 In particolare con un sistema viziato dall’irregolarità nell’assegnazione di appalti per la
realizzazione di opere infrastrutturali di immobili militari, le ditte venivano agevolate garantendosi
l’assegnazione diretta dei contratti pubblici. I due militari titolari della ditta privata ricevevano in
cambio prestazioni d’opera e materiali per propri fini e gli altri appartenenti alla Forza Armata
coinvolti consapevolmente consentivano tali condotte, venendo meno ai doverosi obblighi di
vigilanza e controllo.

 II volume d’affari degli appalti ammonta complessivamente a circa 3 milioni di euro. L’Aeronautica
Militare al tempo, dopo le prime evidenze investigative e l’esecuzione dei primi atti, attraverso il
Ca. S.M.A. protempore, avviava una propria inchiesta amministrativa interna nel periodo
monitorato – dal maggio 2017 a gennaio 2021 – confluita nell’ odierna documentazione probatoria,
che confermava le irregolarità emerse in ordine alle citate procedure di assegnazione degli appalti.
 È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e
che, all’esecuzione delle misure cautelari odierne, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il
confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine alle ipotesi di
reato contestate, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.