In calce all’articolo lo stralcio dell’interrogatorio

4 Aprile 2018 - 00:00

SAN CIPRIANO D’AVERSA (g.g.) Dei rapporti tra l’ex sindaco di San Cipriano Enrico Martinelli e il clan dei Casalesi sono pieni i documenti giudiziari più significativi. Ma compiendo uno studio più approfondito e dettagliato sulle dichiarazioni lunghe e corpose rilasciate da fondamentali collaboratori di giustizia, qual è senz’altro Massimiliano Caterino, si viene a conoscenza di dettagli, che non spostano la sostanza nella valutazione generale delle cose ma che comunque, sono sicuramente interessanti.

Massimiliano Caterino, uomo di Michele Zagaria, narra che Enrico Martinelli che loro consideravano “a disposizione di Antonio Iovine, di Peppinotto Caterino e Rafilotto”, cioè dell’ala sanciprianese del clan dei Casalesi, ebbe rapporti e addirittura incontrò sempre secondo quello che racconta il pentito Michele Zagaria, quando quest’ultimo era latitante e lui, Enrico Martinelli, indossava la fascia tricolore.

Gustoso il racconto sulle elezioni provinciali del 2005 quando Zagaria si schierò priprio con Martinelli “e io – racconta o’ mastrone – nonostante fossi di sinistra lo votai.

Dunque, da oggi in poi potremo chiamarlo “compagno mastrone”.

Scherzi a parte, le riunioni tra Zagaria e Martinelli alla presenza di altri boss, riguardavano un episodio in particolare e cioè la chiusura, per il periodo delle festività natalizie del bar Novecento di Ornello Caterino fratello del mastrone. Martinelli secondo quest’ultimo si mise dubito a disposizione al cospetto di Zagaria impegnandosi a rinviare la chiusura amministrativa al periodo successivo alle feste.

Ma in realtà non lo fece. E allora Zagaria si arrabbiò sul serio e lo fece minacciare di morte. Il sindaco ricorse ai buoni uffici del cugino killer che si chiama come lui, fu organizzata una seconda riunione; Martinelli riprese l’impegno che stavola però mantenne.

Si parlò anche di forniture natalizie di panettoni e bottiglie di spumante, ma questo lo potrete leggere nello stralcio che pubblichiamo qui sotto. 

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’INTERROGATORIO