7 ARRESTI. CLAN DEI CASALESI, ecco le accuse all’imprenditore finito in carcere

15 Gennaio 2020 - 10:54

CASAPESENNA (Maria Rosaria Madonna) – Figura anche il noto imprenditore di Castellammare di Stabia (Napoli), Adolfo Greco, tra le 7 persone arrestate stamattina nell’ambito dell’inchiesta della DDA di Napoli su presunti fiancheggiatori del clan dei Casalesi. Un nome grosso che dal 5 dicembre 2018, cioè da più di un anno si trova in carcere nell’ambito dell’operazione Olimpo. Greco il cui figlio ha svolto anche le funzioni di consigliere comunale di Forza Italia nel comune di Castellammare (non a caso nell’indagine emersero anche nomi grossi del partito di Berlusconi, a partire dall’ex presidente della Provincia, oggi parlamentare, in pratica una protesi di Giggino la polpetta, Pentangelo) è stato un nome di riferimento dell’imprenditoria dell’area di Napoli sud, acquisendo anche partecipazioni all’interno di importanti imprese editoriali della zona.

Adolfo Greco aveva ottenuto nella tarda serata di ieri i domiciliari, per decisione del collegio del tribunale di Torre Annunziata dove, insieme ad altri 8 imputati e giudicato proprio per il reato di estorsione aggravata dalla matrice camorristica alla base dell’ordinanza del dicembre 2018. Dunque, neanche il tempo di stare qualche ora a casa, che è stato di nuovo raggiunto dai carabinieri che lo hanno ricondotto in carcere.

Greco, che era concessionario in esclusiva sul territorio stabiese di prodotti del gruppo Parmalat e Latte Berna, e’ accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Per gli investigatori della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, avrebbe aiutato un’azienda – secondo la Procura Antimafia intestata a un prestanome della camorra – ad inserirsi nel settore della commercializzazione e distribuzione del latte.