NON CI FACCIAMO MANCARE NIENTE. Da oggi Nicola Tamburrino è ufficialmente un imputato, ma non si è dimesso da sindaco. E non è stato sospeso dall’Asi, dove, dai domiciliari, gli viene mandato lo “stipendio” ogni mese. TUTTI I NOMI

7 Luglio 2020 - 17:55

Stessa sorte per il sindaco di Lusciano Nicola Esposito, che insieme agli imprenditori Nicchiniello e ad altre 17 persone, tra tecnici e dirigenti dei due comuni, compariranno nell’udienza preliminare del 22 luglio al Tribunale di Aversa

VILLA LITERNO/LUSCIANO (g.g.) –  Se fino a qualche giorno fa la decisione di Nicola Tamburrino di non dimettersi da sindaco di Villa Literno, nonostante i 7 mesi di arresti domiciliari, in cui è stato confinato per effetto dell’ordinanza sulle presunte mazzette circolate al comune di Villa Literno ad opera degli imprenditori padre e figlio, Francesco e salvatore Nicchiniello, per l’ormai celeberrimo albergo-resort che questi volevano costruire in via delle Dune, è stata una questione, quand’anche importantissima, attinente all’opportunità, al rispetto etico delle istituzioni, da oggi non è più così, ma è decisamente peggio. Fino a qualche ora fa, Tamburrino viveva ancora lo status di indagato. Noi di CasertaCe avevamo sollevato il problema della sua incredibile resistenza alle dovute dimissioni, mitigata solo dal provvedimento di sospensione prodotto dalla Prefettura di Caserta, dopo che il tribunale del Riesame, organismo giudiziario che la casistica, i numeri, le statistiche e non le chiacchiere, qualificano come ampiamente garantista, aveva confermato la misura cautelare dei domiciliari. Tamburrino, però, insieme a tutte le altre persone coinvolte nell’inchiesta che ha riguardato anche gli uffici politici e tecnici di Lusciano, rimaneva semplicemente indagato. Caso unico forse in Italia. Non si dimetteva da sindaco perché, ugualmente in maniera incredibile, l’Asi

non si adeguava al provvedimento di sospensione, firmato dal prefetto Ruberto, ma ha tenuto in carica Tamburrino, il quale, con ogni probabilità ha continuato ha ricevere la corposa indennità da membro del Comitato direttivo del Consorzio per le aree industriali, dove è entrato in quanto artefice di un accordo politico con il suo amico Stefano Graziano che ha portato il comune di Villa Literno a sostenere l’attuale, quand’anche contestatissimo, gruppo dirigente, a partire dalla presidente Raffaela Pignetti. Da oggi, però, Nicola Tamburrino non è solo indagato, ma con la fissazione da parte dei Gip del Tribunale di Aversa-Napoli Nord dell’udienza preliminare al prossimo 22 luglio, possiamo ufficializzare che per Tamburrino, che per il suo collega Esposito di Lusciano, che però non ha subito provvedimenti cautelari che ne hanno minato la libertà personale, ed insieme ad altre 20 persone, tecnici, impiegati, imprenditori e chi più ne ha, più ne metta dei due comuni citati esiste una richiesta di rinvio a giudizio, di processo, formulata dal Pm e che il Gip, in versione Giudice per l’udienza preliminare, dovrà cagliare nel dibattimento dell’udienza preliminare. E siccome non ci può essere un dibattimento se non ci sono degli imputati, una pubblica accusa e una difesa, il sindaco mai-dimessosi di Villa Literno, insieme a Nicola Esposito e agli altri 20, acquisisce formalmente lo status di imputato.

A proposito dagli altri 20, favoriamo a chi non vorrà dilungarsi nella lettura dell’atto giudiziario che fissa l’udienza, che troverete in calce a questo articolo, vi diamo già i nomi dei restanti 20 imputati. Secondo le indagini portate avanti dai carabinieri, su input della Procura, ci sarebbe stato un accordo per realizzare un centro turistico in via delle Dune, a Villa Literno. In cambio di denaro e appoggio elettorale alle elezioni a favore del sindaco Tamburrino, gli imprenditori Salvatore e Francesco Nicchiniello avrebbero avuto dei favori per portare avanti la creazione di questo polo ricettivo. Per quanto riguarda Lusciano, invece, oltre al sindaco, sono imputati l’ex assessore del comune Nicola Grimaldi e diversi tecnici impegnati nella realizzazione dell’adeguamento del completamento della rete fognaria nel comune, progetto finanziato da Regione Campania attraverso fondi europei.

I NOMI:
Nicola Tamburrino
, di Villa Literno; Nicola Esposito, di Lusciano; Salvatore Francesco Nicchiniello, di Villa Literno; Giuseppe D’Ausilio di Villa Lietrno; Nicola Grimaldi di Lusciano; Anastasia Russo di Casalnuovo; Eduardo Cotugno, di Aversa; Gioacchino Gabriele, di Lusciano; Luigi Santagata, di Aversa; Antonio Buonanno, di Sant’Antimo; Ettore Bruno, di Aversa; Pasquale Migliaccio, di Aversa; Antonio Onofrio, di Faicchio; Vincenzo Sposito, di Maddaloni; Marianna Vanacore, di Casaluce; Vincenzo Vitone, di Villa Literno;  Angelo Aversano, di Villa Literno; Vincenzo Sagliocchi, di Villa Literno; Alfonso Bonavolontà, di Villa Literno; Amalia Pedana, di Villa Literno.

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