PESTAGGI NEL CARCERE DI S. MARIA C.V. 57 poliziotti indagati, il garante dei detenuti: “Abbiamo le immagini”
29 Settembre 2020 - 17:40
SANTA MARIA CAPUA VETERE – “Al carcere di Santa Maria Capua Vetere, il clima è ancora troppo pesante tra detenuti e agenti della Penitenziaria a causa dell’indagine sui pestaggi di aprile, che potrebbe allargarsi ad altri agenti. Ora ci sono le immagini che provano le violenze”. E’ quanto afferma il garante dei detenuti per la Campania, Samuele Ciambriello, che interviene sull’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha indagato, per reati di tortura e abuso di potere, 57 agenti della penitenziaria.Il 6 aprile scorso, in pieno lockdown, si sarebbero resi responsabili di pestaggi e violenze ai danni di decine di detenuti del Reparto Nilo i quali la sera prima avevano dato vita ad una rivolta dopo aver appreso della positività di un detenuto. Dell’indagine parlano alcuni organi di stampa che riportano le parole di un ex detenuto, presente ai pestaggi di aprile, il quale ha confermato di aver visto le immagini dei pestaggi durante l’interrogatorio cui e’ stato sottoposto dopo l’uscita dal carcere; si tratta delle immagini acquisite dai carabinieri dalle telecamere di sorveglianza interne del carcere casertano, che avrebbero inchiodato i responsabili. “Forse gli agenti pensavano non funzionassero o, cosa ancora più grave – osserva Ciambriello – credevano di restare impuniti; ma cosi’ non è stato”. Ciambriello sottolinea inoltre “che presunte vittime e agenti denunciati sono ancora nello stesso reparto, faccia a faccia tutti i giorni. Una circostanza che tiene il clima in carcere costantemente teso; non capisco perchè il Dap non intervenga con i trasferimenti di detenuti o poliziotti”.