SANTA MARIA C.V. Concorso farsa (?) dei Vigili Urbani. Ecco come si difendono i componenti della commissione ed ecco perché ciò che dicono è per noi totalmente errato

3 Dicembre 2020 - 13:34

Riteniamo positivo il fatto che quegli audio, francamente inquietanti, comincino a incrociare delle spiegazioni, anche se le stesse si rappresentano con argomenti labili se non addirittura inesistenti

 

SANTA MARIA C.V. (Gianluigi Guarino) – Menomale che i componenti della commissione che ha deciso, in bene e in male, dell’esistenza di decine di persone, sancendo l’assunzione di alcune di queste nel corpo dei Vigili Urbani, e contestualmente la bocciatura di altri concorrenti, comincia a dare qualche segno di vita.

Ancora niente di ufficiale, ma dalle indiscrezioni che filtrano da ambienti vicini al Comando dei Vigili Urbani, si vanno a materializzare quelli che potrebbero essere gli argomenti di una linea difensiva rispetto agli audio, onestamente clamorosi, pubblicati da questo giornale (che ancora continueremo a pubblicare tra oggi e i prossimi giorni).

D’altronde, l’avevamo auspicato.

È giusto, infatti, che persone chiamate in causa per vicende tanto delicate possano far conoscere il loro punto di vista sulle stesse, anzi rinnoviamo l’invito al dottor Salvatore Schiavone, già comandante dei Vigili Urbani di S.Maria C.V. e presidente di quella commissione, al generale Molinari, alla dottoressa Pignetti, segretaria al Comune di San Tammaro e al Comandante attuale facente funzioni Aulicino, di utilizzare Casertace per esporre il loro pensiero.

Qui non verrà censurato nulla. Rispetto alla storia degli audio pubblicati, questo giornale non ha pregiudizi e sarebbe lieto di dimostrare che tutto quello che è successo nel concorso in questione è stato totalmente trasparente.

In poche parole, noi facciamo il tifo perché si arrivi a questa conclusione. Ma tifare per questa tesi si può a condizione che, a monte, uno sia sportivo.

Non è che, da tifosi del Napoli, possiamo sostenere che la nostra squadra del cuore meritasse di vincere contro l’Inter, per esempio, nel momento in cui i nerazzurri hanno segnato tre volte e costruito altre 10 palle goal.

L’audio-ascolto lascia poco spazio all’immaginazione o a dubbie interpretazioni.

Ascoltando quelle parole si matura l’idea che l’esito del concorso non sia stato costituito attraverso un processo amministrativo guidato dal rispetto intransigente delle norme e delle regole, terminato a valle con l’affermazione dei più meritevoli.

Anzi, quelle parole, che noi abbiamo pubblicato con il corredo di molti audio, ci danno l’idea che qualcuno abbia ottenuto il posto di lavoro e qualcuno non l’abbia ottenuto attraverso la realizzazione di un meccanismo grazie al quale le teste e i cuori dei componenti della commissione erano pieni di cognizioni sin dall’inizio delle prove concorsuali; di conoscenze e convinzioni che avrebbero dovuto, invece, appartenere, ad una fase in cui il processo di maturazione frutto degli esiti delle varie prove fosse approdato a quelle fasi così come queste sono previste dalle citate regole.

Allora, cosa fanno filtrare i componenti della commissione: dicono che quegli audio sono stati rubati e fatti girare dappertutto fino ad arrivare a Casertace.

Tesi rispettabile come merita qualsiasi espressione che dia senso alla vita umana, ma onestamente debole e fondata su un errore a nostro avviso marchiano: tutti quegli audio, incredibile ma vero, sono ancora oggi impressi nei supporti multimediali depositati ufficialmente agli atti del Comune di S.Maria C.V. a conclusione delle procedure concorsuali.

Qualsiasi cittadino, utilizzando il diritto derivato dall’applicazione della legge 241/90, potrebbe accedere a quel cd in cui è impressa la registrazione di tutti gli esami orali e anche questa coda di sconvenienti affermazioni.

Chi ha depositato questo disco è un componente ufficiale della commissione, che probabilmente e improvvidamente non si è accorto che il registratore, che doveva funzionare per dar prova della regolarità di svolgimento dell’esame orale, è rimasto sbadatamente in funzione anche nelle ore successive.

Per cui, nessun audio rubato.

E ci stupisce il sindaco Antonio Mirra, che non ha nella spina dorsale una sua caratteristica, men che meno una sua qualità, se ne sia lavato le mani, rispondendo all’interrogazione presentata dal consigliere comunale Busico.

Serietà e trasparenza avrebbero dovuto consigliare al primo cittadino di portare quel supporto informatico in consiglio in modo da poterlo ascoltare tutti insieme, sancendo il fatto che quelle parole sconveniente sono un unicum, come decine di persone potranno testimoniare, se la cosa diventerà necessaria, con tutto il resto di ciò che è stato registrato e che riguarda i colloqui della prova orale.

Il secondo punto di confutazione tocca l’argomento dei segni, strani e onestamente non tali da poter ritenere pacificamente che fossero stati impressi sui fogli della prova scritta a causa di un nervosismo scaduto nella grafomania.

Perché, diciamocela tutta, non è che una persona che sta sostenendo un concorso così importante abbia il tempo per riprodurre in maniera minuziosa il simbolo della città.

Al contrario, e anche questa è una tesi rispettabile di cui bisogna prendere atto, dalla commissione emerge la seguente storia: siccome la penna di una concorrente non scriveva, lei per riattivare la sfera si è messa a scarabocchiare.

E anche qui ci permettiamo, sommessamente, di proporre una nostra obiezione: intanto i segni impropri sono più di uno, così come abbiamo dimostrato pubblicando le immagini di quei fogli acquisiti non in maniera misteriosa, ma allo stesso modo degli audio, come descritto prima.

In poche parole, dalla documentazione ufficiale depositata al Comune e accessibile nei modi e nelle forme previsti dalla legge 241/90.

Ma mettiamo pure che il segno fosse stato solo quello menzionato. Una cosa è attivare una penna facendo scorrere la sfera o la punta, nel caso di una stilografica, su un foglio. Altra cosa è produrre attraverso questo movimento una geometria quasi perfetta.

Altro che vigile urbano, questa concorrente è un talento della pittura, da arruolare immediatamente tra i geni dell’Accademia delle Belle Arti.

Poi ci sono altre confutazioni che in seguito, magari da domani, visto che oggi proseguiremo con gli audio, sottoporremo ad una nostra civile valutazione, ribadendo l’auspicio di un confronto franco, aperto e costruttivo tra questo giornale e i componenti della commissione.