Viaggi di lusso con redditi bassi. Scattano i sequestri per due amministratori di coop

1 Aprile 2021 - 09:37

CASERTA – Sequestro antimafia per due amministratori di cooperative a Livorno da parte delle Fiamme gialle con il coordinamento della Dda di Firenze. In particolare, nell’operazione ‘Black Coop’ la GdF ha eseguito due misure di prevenzione patrimoniale (ex art. 20 del Codice Antimafia) concretizzate nel sequestro di beni e valori per 650 mila euro nei confronti di due imprenditori – un italiano e un albanese – a vario titolo coinvolti nella commissione di reati fiscali e fallimentari, contro il patrimonio e intestazioni fittizie di beni. Gia’ arrestati il 10 maggio 2017, i due erano attivi in un sistema fraudolento di apertura e chiusura di cooperative impegnate nel facchinaggio e nella spedizione merci, con basi a Livorno e a Rosignano Marittimo, e sedi nelle province di Pisa, Roma, Caserta

e Napoli, dove tra l’altro era stato indagato anche un commercialista di Torre del Greco (deceduto nel 2016).

Il sistema consentiva di non versare allo Stato imposte e contributi e venne smantellato nel 2017 con indagini dirette dalla procura di Livorno. Queste attivita’ di pg sono proseguite traendo spunto da segnalazioni di operazioni sospette con anomale movimentazioni di denaro e ora per l’albanese, 44 anni dimorante sulle colline di Montenero, e il cognato, italiano 53enne abitante a Rosignano Marittimo, qualificati come socialmente pericolosi, le indagini, estese ai familiari, hanno evidenziato un altissimo tenore di vita, con acquisti lussuosi e viaggi all’estero (Dubai e Maldive) per una spesa media di oltre 500.000 euro l’anno e constatando, quindi, la sussistenza di una considerevole sproporzione tra redditi dichiarati (60.000 euro l’anno) e patrimonio accumulato. Una discrepanza che per la GdF e’ ascrivibile al “drenaggio” di risorse finanziarie dalle cooperative. La procura di Firenze ha chiesto e ottenuto dalla sezione Misure di Prevenzione del tribunale i sequestri di una villetta a Montenero (Livorno), cinque auto ‘supercar’, preziosi, 10 orologi pregiati e disponibilita’ finanziarie in rapporti bancari per un valore complessivo di 650 mila euro.