COVID. L’Italia si avvia a diventare metà gialla. Ecco cosa accadrà in CAMPANIA

22 Aprile 2021 - 10:32

NAZIONALE – L’Italia si avvia a diventare per oltre la meta’ gialla la prossima settimana ma, nonostante le riapertura delle attivita’, il coprifuoco resta alle 22, cosi’ come e’ invariata la road map delle ripartenze graduali fino a luglio. Il decreto legge varato in serata da un Cdm-lampo (dalle 18.15 alle 18.43) non modifica le linee essenziali gia’ trapelate con la prima bozza e scoppia la tensione nel Governo, con la Lega che non vota “un decreto che continua a imporre chiusure e limitazioni”, come ha detto Matteo Salvini, assicurando comunque la fiducia al premier Mario Draghi. La finestra del dialogo resta aperta sulla possibilita’ di un ‘tagliando’ al dl a meta’ maggio, per allentare le misure nel caso che i contagi calino ulteriormente.

Ma Pd, M5s e Leu replicano al Carroccio: “C’e’ stato stato un susseguirsi di ultimatum che minano l’unita’”. E il ministro per le Autonomie Mariastella Gelmini, in quota Forza Italia, si dice “soddisfatta” del provvedimento anche se “si puo’ migliorare rimediando a incongruenze su ristorazione, sport e wedding”. Ma ci sono disposizioni che vanno oltre le questioni interne: gli Stati Uniti hanno infatti raccomandato ai connazionali di “non viaggiare” in Italia elevando a livello massimo – il 4 – il rischio Covid, cosi’ come fatto con l’80% dei Paesi mondiali. Il calendario per il Paese e’ ormai deciso: si ripartira’ lunedi’ prossimo e tra i primi a farlo saranno i ristoratori: in zona gialla, fino a tutto il mese di maggio, sara’ possibile pranzare o cenare solo nei locali che hanno tavoli all’aperto e dal primo giugno si mangia nei ristoranti al chiuso solo a pranzo. Contemporaneamente – sempre in area gialla – riapriranno con specifici protocolli teatri, cinema e spettacoli e i musei.

Dal 15 maggio sara’ consentita l’attivita’ nelle piscine scoperte. Anche se fin dall’entrata in vigore del decreto saranno possibili gli sport all’aria aperta, sara’ permesso frequentare le palestre al chiuso in zona gialla soltanto dal primo giugno, data in cui saranno aperte al pubblico anche le manifestazioni e gli eventi sportivi di interesse nazionale. Ma sara’ possibile autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza anche prima, con l’eventuale possibilita’ di una deroga al numero massimo di spettatori, che e’ fissato a mille per le strutture all’aperto. Il 15 giugno ripartono le fiere e dal primo luglio sara’ la volta do congressi e parchi tematici. Parallelamente, i ragazzi tornano in classe.

Fin dal 26 aprile in zona gialla e arancione tutti i ragazzi delle medie ed elementari saranno tra i banchi, in quelle superiori la presenza sara’ almeno al 70% e fino al 100%. In zona rossa tutti presenti fino alla terza media, mentre alle superiori l’attivita’ in classe si svolgera’ almeno al 50%. Riguardo agli spostamenti, l’autocertificazione resta necessaria, laddove e’ gia’ prevista, ma da subito gli italiani potranno girare piu’ liberamente – anche tra regioni di colori diversi – avendo in tasca il certificato verde, che dovra’ attestare la vaccinazione, l’esecuzione di un tampone negativo o l’avvenuta guarigione dal Covid. Chi avra’ il pass potra’ anche accedere a determinati eventi – culturali e sportivi.

A stabilire quali saranno i territori che beneficeranno per primi delle nuove aperture sara’ innanzitutto il monitoraggio di venerdi’. Stando ai dati attuali, sono undici – Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e Veneto – oltre alle province di Trento e Bolzano a puntare alla zona gialla, avendo un Rt nel valore inferiore sotto l’1 e un rischio basso o moderato, compatibile con uno ‘scenario 1’. In zona arancione resterebbero invece Calabria, Sicilia, Basilicata, Campania e Toscana, che hanno un Rt vicino a 1 e un’incidenza sopra 200. Niente da fare per Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta: hanno ancora numeri da rosso e per loro si parlera’ di riaperture non prima di maggio. Infine i dati di oggi confermano il lieve calo dei contagi: 13.844 positivi e 364 vittime.