CASTEL VOLTURNO. Non si arresta il dolore degli amici di Kekko, morto a 17 anni: “Sei andato via senza salutare, ci hai distrutto, ci hai lasciati soli”

25 Aprile 2021 - 18:06

 

CASTEL VOLTURNO (Christian e Lidia de Angelis) – Non si arresta il dolore per la morte di Francesco Marmo, Kekko per gli amici. Tantissimi amici e giovani che hanno conosciuto il 17enne, non si rassegnano all’idea di aver perso il proprio amico, leale e sincero, con cui hanno condiviso gioie e dolori da adolescenti. Francesco è deceduto sabato scorso a seguito di un terribile incidente stradale, avvenuto in via Giovanni Falcone, località Baia Verde, dove lo scooter su cui viaggiava si è scontrato contro una Fiat Panda condotta da un uomo di origini africane.

Ai funerali, durante il passaggio della bara bianca ad accoglierlo sono state decine di amici, giovani e familiari, per l’ultimo saluto, striscioni di saluto, magliette indossate con la foto del 17enne, palloncini bianchi lasciati volare in cielo e applausi e lacrime di dolore per dire addio all’amico di tutti, volato via troppo presto.

A distanza di qualche giorno dal funerale del 17enne gli amici continuano a scrivergli e a piangere la sua assenza.

Questa la toccante lettera di addio del un suo caro amico Alessio, accompagnata dalle immagini del funerale di Kekko.

“Sei andato via…Sei andato via senza salutare, ci hai distrutto, ci hai lasciati soli..!Nun può capii comm stam mal, mo ca t n si iut nun e chiu nient o stess, eri la felicità in persona e tu volevi vivere. Ricordo ancora quelle mattine di scuola quando ci incontravamo tutti giù alla fermata eri sempre l’ultimo perché ti svegliavi tardi, quando scendevi da quell’autobus le mattine diventavano migliori mo senza di te non è più lo stesso. Quando mi venivi a chiamare in classe per scendere insieme giù perché solo a te ti urlavano e allora in mia compagnia non ci dicevano nulla, ricordo quei momenti come se fosse ieri. Se avessi saputo che erano gli ultimi momenti non li avrei fatti passare mai, l’unica tua parola che conoscevi era “chiavica” chiamavi tutti così, dicevi che eravamo tutti delle chiaviche se non facevamo il filone insieme..Lo sai dovrei stare qui a scrivere per ore per raccontarti quanto ci manchi e ci hai distrutto! Spero che tu stai bene ora è sei volato più in alto possibile! Mi mancherai tanto amico mio T voglij ben o kè..!”